LUZ presenta il quarto capitolo di “Milano che non c’è”
La content marketing agency accende i riflettori sulla fotografia concettuale e minimalista di Camilla Piana
Si intitola “Milano che non c’è”, l’opera di Camilla Piana che rappresenta il quarto capitolo del più ampio progetto “Milano Sono Io”, con il quale LUZ (http://www.milanosonoio.it/milano-che-non-ce) vuole raccontare le tante anime della metropoli più europea d’Italia. Una serie di immagini, quelle di Milano che non c’è, dove i confini tra arte concettuale, minimalismo e fotografia si dissolvono lentamente.
Evadere
“Le foto di Milano che LUZ ha selezionato fanno parte di un lavoro sulla città che porto avanti ormai dal 2014, in una serie che ho chiamato I rifugi: quelle immagini sono il mio modo di evadere dalla realtà. Sono una sfida allo spazio e al tempo, mostrano un luogo eterno, infinito, per sempre”, commenta Camilla Piana.
Arte concettuale
Alice Siracusano, amministratore delegato di LUZ commenta: “Con il quarto capitolo di Milano Sono Io abbiamo scelto di dare un taglio artistico e di ricerca al volto che raccontiamo di Milano; una città che gli scatti di Camilla Piana ci mostrano in atmosfere misteriose, quasi dechirichiane. Una “Milano non Milano” affascinante, dove il lavoro fotografico della nostra autrice sconfina nell’arte concettuale”.
Fotografia, interior design e architettura
Camilla Piana, fotografa, classe 1988, dopo la laurea in Sociologia ha frequentato per due anni l’Istituto Italiano di Fotografia. Oggi segue un percorso personale di ricerca sul paesaggio e la figura umana. Selezionata da Photo Boite tra le 30 Under 30 Woman Photographers mondiali, tra gli ultimi riconoscimenti ricevuti vanta l’Intarget Photolux Award 2017. In questo capitolo di Milano Sono Io la fotografia artistica si intreccia con l’architettura e l’interior design di Moretti Lab, lo studio fondato da Marzia Moretti (https://www.morettilab.com).