L’UE ha approvato la direttiva sul copyright, cambiano “link tax” e “upload filter”
Gli articoli potranno essere condivisi gratuitamente se la descrizione sarà molto corta, e gli editori potranno contrattare con le piattaforme digitali un aumento della tassa se il compenso non è equo. Solo le grandi realtà dovranno affrontare le regole imposte dal Parlamento Europeo
Christian Wiediger (Unsplash)
La direttiva sul copyright è stata approvata dal Parlamento Europeo, aggiornando il set di regole a cui sottostà il web dopo ben 18 anni. Rispetto alla proposta iniziale il testo è stato modificato, dando una nuova forma ai principi precedentemente espressi. La famosa “link tax” contenuta nell’articolo 11 della bozza - ora articolo 15 - concederà la condivisione gratuita dei link agli articoli degli editori pur accompagnata da “singole parole o estratti molto corti”.
Inoltre, impone che gli autori degli articoli stessi ricevano una quota dei proventi raccoltidall’editore. L’articolo 13 - ora articolo 17 - ragionava sulla responsabilizzazione delle piattaforme che veicolano contenuti per l’online: nella forma attuale, le piattaforme digitali devono essere autorizzate, attraverso una licenza, alla pubblicazione di contenuti sotto copyright, e in caso di mancanza saranno imputabili di violazione. Ci sono però due eccezioni: avere compiuto tutti gli sforzi possibili per ottenere un’autorizzazione e aver agito tempestivamente per impedire accesso e nuovi tentativi di upload.
Editori, piattaforme e negoziazione
Bersaglio di queste normative saranno le company di grandi dimensioni, mentre le startup con fatturato al di sotto dei 10 milioni o dei 3 anni di attività avranno obblighi più leggeri. Le enciclopedie online e le piattaforme in open source invece sono completamente escluse da qualsiasi obbligo Se l’editore non considera equo il prezzo dei diritti in confronto ai benefit economici portati in cassa dal distributore, gli sarà concessa una rinegoziazione direttamente con la company che possiede la piattaforma. Materiali come meme e GIF sono esclusi dalla direttiva.
Il commenti di Axel Voss
“Questa direttiva è un passo importante verso la correzione di una situazione che ha permesso a poche company di guadagnare enormi somme di denaro senza distribuirle adeguatamente alle migliaia di creativi e di giornalisti dal cui lavoro dipendono loro stesse”, ha dichiarato Axel Voss, membro del parlamento europeo. “Questa è una direttiva che protegge la vita delle persone, salvaguarda la democrazia difendendo un panorama media diversificato, consolida la libertà d’espressione e incoraggia le startup e lo sviluppo tecnologico. Aiuta a rendere internet pronto per il futuro, uno spazio da cui beneficia chiunque, non solo pochi potenti”, continua.
Il commento di AgCom
"Adeguare il diritto d’autore alle sfide dell’evoluzione tecnologica è un’operazione necessaria per salvaguardare l’industria creativa”. Così il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, commenta la direttiva sul copyright approvata questa mattina dal Parlamento europeo: “è stato un percorso complesso, partito nel 2016, che costituisce uno dei principi cardine del digital single market”. "In un mercato sempre più dominato dalle grandi piattaforme internazionali, due sono gli obiettivi da portare avanti: garantire agli autori dei contenuti un equo compenso in relazione al valore che generano e responsabilizzare i giganti del web. La direttiva intende perseguire proprio questi scopi”, ricorda Martusciello. Per il Commissario, si tratta sicuramente di un passo in avanti, ma forse non del tutto sufficiente: “da un lato abbiamo le piattaforme di media sharing, dall’altro i titolari del copyright, due parti che si trovano su una bilancia squilibrata, dove il peso in termini di forza contrattuale delle prime rende spesso le negoziazioni unilaterali, a danno delle seconde. La previsione di affidare a un meccanismo di autoregolazione l’intera fattispecie potrebbe aumentare il cosiddetto value gap tra titolari dei contenuti e gli online content sharing service providers a discapito degli interessi economici dei primi”.
Il commento di FIEG
“Esprimo piena soddisfazione per l’esito del voto di Strasburgo sulla Direttiva copyright e ringrazio gli europarlamentari per il senso di responsabilità dimostrato. È un passaggio importante, che consente a questa legge di concludere il suo iter di approvazione verso una più efficace difesa del diritto d’autore nello spazio digitale contemporaneo”, ha detto il Presidente della FIEG, Andrea Riffeser Monti. “Tutelare le genialità di ciascuno, potenziare la capacità di innovare, sperimentare nuove forme di comunicazione. Oggi il Parlamento europeo ha dato un segnale chiaro di riconoscimento della informazione professionale come presidio di informazione affidabile e verificata, unico argine ai rischi di una deriva della diffusione delle fake news”, ha concluso.
Il commento di IAB Italia
Carlo Noseda, Presidente di IAB Italia, conferma il proprio apprezzamento per il via liberaalla direttiva sul copyright: “Accogliamo con grande soddisfazione l’approvazione della nuove norme Ue sul copyright che includono la salvaguardia della proprietà intellettuale e che consentiranno, a creatori e editori, di negoziare con i giganti del web. Auspichiamo tuttavia che si continui a lavorare in questa direzione affiancando altre norme europee che pongano le basi per un mercato più equo e sostenibile, a partire da una web tax che vada a colpire solo le situazioni di reale abuso. Il settore del digitale - ha continuato Noseda - ha ancora enormi spazi di crescita, ma è necessario che questa crescita venga sostenuta da un impianto regolatorio chiaro, condiviso e rispettato da tutti”.
Il commento di Anitec-Assinform
Marco Gay, Presidente di Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che rappresenta le aziende dell’ICT, ha così commentato: “Le nuove tecnologie sono da sempre state al fianco dello sviluppo della cultura e della creatività. L’innovazione digitale ha permesso ai cittadini che ne hanno beneficiato una crescita culturale e lo sviluppo di nuovi modelli di business. Creatività e cultura sono valori che dobbiamo difendere sia a livello nazionale che europeo. Accogliamo con favore l'esenzione del “text and data mining”, che garantirà, come abbiamo più volte richiesto, le opportunità di crescita per la ricerca e lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale in Europa. Tuttavia, riteniamo, ancora una volta, che la direttiva nel suo complesso andrà a danneggiare il mercato digitale italiano e europeo. Riteniamo infatti che sarà molto difficile rispettare l'incerto e oneroso quadro di obblighi e responsabilità affidati alle piattaforme digitali. Per la nostra associazione sarà fondamentale la fase dell’implementazione, che seguiremo con attenzione, per la salvaguardia sia della libertà di parola dei cittadini, che della libertà delle aziende di fare business online incoraggiando i giovani ad essere creativi ed innovatori”.