Autore: Redazione
19/01/2017

L’Interactive Advertising Bureau testa l’efficacia delle adv cross-mediali

Secondo una ricerca del bureau garantiscono un aumento dei parametri d’impatto del brand, migliorando il ritorno d’investimento delle stesse comunicazioni pubblicitarie

L’Interactive Advertising Bureau testa l’efficacia delle adv cross-mediali

L’Interactive Advertising Bureau ha pubblicato il suo “Cross-Media Ad Effectiveness Study” (studio sull’efficacia degli annunci cross-mediali) che compara le campagne multichannel, ossia che combinano desktop, mobile e canali offline tradizionali con quelle che puntano solo al marketing offline tradizionale. È emerso che le attività cross-mediali garantiscono un aumento dei parametri d’impatto del marchio, migliorando il ROI delle operazioni di comunicazione. Lo studio è stato condotto in due parti da IAB Research Now e sponsorizzato da Drawbridge, Discovery Communications e YuMe. Lo scopo della ricerca è rispondere ai seguenti quesiti: Come fanno piattaforme di comunicazione diverse a collegarsi anche quando utilizzate in diverse modalità e influenzare il rendimento degli annunci? Qual è l’effetto di desktop e canali mobile sull’efficacia di un annuncio? Quale impatto desktop e mobile aggiungono alle campagne pubblicitarie tradizionali? Quali canali contribuscono ad accrescere il ROI complessivo di una campagna pubblicitaria? Quali best practice del settore possono essere assemblate per le campagne cross-media? Secondo lo studio IAB, l’efficacia delle campagne pubblicitarie migliora significativamente quando una combinazione di tv, desktop, mobile e web viene utilizzata per creare brand awareness. La ricerca dimostra, infatti, come i media plan che prevedono annunci su mezzi di copertura online e canali offline generino un più alto ROI rispetto a quelle che si affidano solo ai media offline. Campagne integrate spingono brand awareness ed engagement IAB per lo “IAB Cross-Media Ad Effectiveness Study”, ha esaminato cinque marchi universali che operano in cinque mercati verticali – automotive, consumer packaged goods (CPG), media, finanza e vendita al dettaglio. In linea generale tra i marchi e i settori verticali, l’effetto di campagne che integrano mobile web, app e annunci per desktop è maggiormente positivo in termini di brand awarness ed engagement. Lo studio si è basato, per esempio, su campagne create per lancio di alcuni nuovi modelli di automobile. Nella prima presa in esame, includendo semplicemente delle web mobile ads la familiarità con il brand è aumentata del 19%. Un’altra che invece includeva mobile web, mobile app, desktop e tv, l’indice di brand awarness è schizzato al 211%. Nella ricerca sono stati poi esaminati i risultati di altre tipologie di campagne, come ad esempio una realizzata per un noto brand di cibi confezionati che, integrando digital e tv lineare, ha ottenuto un aumento dell’engagement del 47%. L’impatto del digital nel branding “I risultati di questo studio confermano ai marketer l’impatto dei canali digitali nelle campagne di brand marketing – spiega Anna Bager, Senior Vice President e General Manager, Mobile & Video di IAB -. Può sembrare un’affermazione scontata oggi, ma man mano che gli schermi interattivi assumono un ruolo sempre più centrale nelle nostre vite, è necessario che diventino un punto fermo del media mix. Il digital è cruciale per chiunque voglia ottenere il massimo dai suoi investimenti in advertising”. L’importanza delle metriche Mettere delle metriche quantificabili dietro l’impatto della multicanalità, aiuta i marketer a giustificare il budget che viene destinato ai suddetti canali. Lo studio evidenzia, infatti, come oggi i canali digitali rappresentino un terreno necessario da percorrere per qualunque campagna pubblicitaria e quanto sia remunerativo inserirli in una strategia cross channel. Gli inserzionisti devono, tuttavia, tenere una traccia su ogni canale della campagna pubblicitaria per ottimizzare la loro efficacia attraverso i vari media.