Farsi trovare pronti in epoca AI: LinkEasy spiega l’evoluzione della SEO
Una delle leve di marketing più importanti che genera ancora dubbi e timori, come racconta il CEO della startup Mattia Soragni

Mattia Soragni
È una delle ‘sigle’ più riconoscibili e frequentate del mondo web: SEO anche detta search engine optimization, in sintesi la scienza che ti permette di posizionarti bene, quando non benissimo, all’interno dei motori di ricerca, che ti fa fare bella figura nel variegato mondo online (ma anche offline). La sua importanza si è fatta via via sempre più determinante, al punto che dal 2017, in Italia, i professionisti SEO sono accreditati dall’albo ICT redatto della Presidenza dei Consigli dei Ministri e dall’AGID (Profili professionali relativi alla professionalità operanti nel web). Adulata, rispettata e temuta, la SEO si è trovata improvvisamente di fronte un ostacolo: l’AI, anche detta intelligenza artificiale. Cosa fa la search engine optimization quando si trova di fronte l’AI? Cambia strada? Non proprio, anche perché improvvisamente diviene fondamentale come risultare autorevoli al cospetto di ChatGPT? Se l’è chiesto la startup LinkEasy (https://linkeasy.it/) e noi lo chiediamo al suo CEO Mattia Soragni (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Come si è evoluta la SEO e cosa potrà ancora cambiare a medio lungo termine?
«È in continuo cambiamento, con l’AI che ne rappresenta l’attuale step evolutivo più importante; noi di LinkEasy cerchiamo di decriptarne tutte le possibilità. Partiamo dal presupposto che le fondamenta della SEO sono rimaste sempre le stesse; si sono via via aggiunte le novità tecniche nonché i cambiamenti riscontrati nelle azioni delle persone. Abbiamo individuato tre macro fattori: ottimizzazione delle caratteristiche tecniche del sito; il contenuto; le azioni di link building, elementi che danno autorevolezza al singolo sito, una triade, sempre presente, ieri come oggi e domani, anche in presenza di equilibri diversi».
Come consigliate di muoversi in ambito Search Engine Optimization?
«Prima di tutto capiamo con il cliente la sua situazione attuale e ci sono molteplici fattori da considerare: la storicità per esempio, chi è nato prima tende a essere più premiato; poi capire chi siano i competitor, ma anche il contesto di azione e da lì formulare una strategia che ottimizzi il sito agli occhi del motore di ricerca. Successivamente si passa ai contenuti e dopo alle azioni di link building utili per aumentare l’autorevolezza, non solo onsite».
Quali sono le difficoltà più pressanti che riscontrate e che devono essere risolte?
«Come già accennato, occorre capire il contesto, l’organizzazione, gli obiettivi. Tecnicamente il sito non deve presentare impedimenti che rendano difficile il riconoscimento da parte del motore di ricerca. Il sito deve essere veloce nei suoi ‘movimenti’».
Quanti siti sono pronti a essere ottimizzati senza rivoluzionare tutto? Qual è il sentiment attuale?
«La situazione che vediamo, e parliamo di centinaia di aziende che analizziamo ogni mese, vede una situazione tutt’altro che rosea. Possiamo dividere il tutto in chi non ha mai investito anche un minimo di budget e chi invece ha pensato di procedere senza avere qualcuno che lo guidasse. Diciamo che il 95% deve ancora entrare nel merito dell’argomento. Sulla questione “senza dover rivoluzionare”, la prima cosa che viene detta è “Bisogna rifare il sito da zero”, ma noi non siamo concordi, perché spesso bastano alcune modifiche per rendere il tutto accettabile e iniziare lo sviluppo verso una dimensione top. In sintesi: se sei poco rilevante anche se rifai tutto rimarrai allo stesso livello».
Chi si rivolge a LinkEasy e chi dovrebbe farlo?
«Siamo nati cinque anni fa e lavoriamo con tutti i settori, in primis con le PMI, quindi con il tessuto reale dell’economia nazionale, solitamente con strutture che possono contare su 15 dipendenti. Dopo un lustro di attività, ci siamo resi conto che esiste un mondo che vorrebbe lavorare bene e sviluppare strategie di marketing buone e magari non ha budget considerati adeguati da mettere sul tavolo; lavoriamo con le società fianco a fianco al punto da divenire una parte del team. Operiamo anche con le multinazionali e, oggi, persino in un mercato nuovo, ossia quello delle agenzie: diamo supporto a chi non si è ancora adeguato ai canoni, aiutiamo strutture che lavorano sui siti per rendere il loro lavoro migliore».
Quali saranno le prossime evoluzioni e i focus per il 2025?
«Ogni cambiamento sarà dettato dalle trasformazioni in essere sul mercato e dalla AI. Continueremo a sviluppare nuovi prodotti, faremo educazione, non solo in relazione ai nostri clienti, ma anche all’esterno, per far sì che si raggiunga un sempre più altro grado di consapevolezza. La SEO rappresenta uno degli elementi del marketing, serve a fare i giusti passi; capire come inserire la SEO nelle strategie regala valore al mercato. E poi l’AI: Google sta lanciando sistemi AI overview, e noi siamo in attesa di capire come le aziende potranno giovarsene».