Autore: Redazione
12/06/2019

Leo Burnett rinnova l’immagine del sito e dei canali social

Un’immagine coordinata, colorata, che non riguarda solo l’aspetto esteriore ma anche il posizionamento

Leo Burnett rinnova l’immagine del sito e dei canali social

Parola d’ordine refresh, azione non solo idealmente appropriata visto il neo clima torrido del momento: Leo Burnett Italia adotta un approccio visuale e anche concettuale maggiormente votato al pop e si rifà il look in rete, tra sito e canali social. L’agenzia guidata da Romeo Repetto, con i direttori creativi esecutivi Selmi Barissever, Lorenzo Crespi e Francesco Martin, può contare da oggi su una rinnovata web dimora che rispecchia interamente l’aspetto e l’animo dell’agenzia a partire dalla nuova immagine coordinata, colorata, passando per il posizionamento, per finire con la cosa più importante: i lavori. Lavori pieni di idee e contenuti, lavori HumanKind, lavori che generano business, che divertono, che emozionano, che fanno pensare. E poi, uno spazio dedicato a tutti i Burnetters, coloro che rendono possibile la creazione di questi progetti, account, creativi, planner, amministrativi e producer. Uno dopo l’altro orgogliosi di essere parte di questa agenzia.

Concretezza e rinnovamento

Oltre al citato sito, anche i diversi canali Social dell’agenzia, con sedi a Milano, Torino e Roma, si sono vestiti dei colori nuovi e verranno sviluppati e aggiornati con caratteristiche specifiche per il singolo canale. “Siamo felici di presentare il nostro nuovo sito che rispecchia al meglio la nostra identità - dice Romeo Repetto, Ceo dell’agenzia - ma soprattutto ci tengo a ringraziare tutto il team che ha lavorato per la sua realizzazione sotto la guida di Selmi e Lorenzo”. “Il nuovo sito, oltre a essere un’aggiornata vetrina, è la prova tangibile di tutto quello che Leo Burnett rappresenta oggi. Testimonia infatti la concretezza e solidità conquistata negli anni, ma allo stesso tempo mostra il grande lavoro di rinnovamento fatto nell’ultimo periodo”, dichiarano Selmi Barissever, Lorenzo Crespi e Francesco Martini.