Con l’endorsement dell’AgCom, lunedì si insedia il nuovo CdA di Audicom, di cui il Presidente indicato è Marco Travaglia, con Muraglia possibile A.D.
La relazione dell’Autorità sulla misurazione degli indici di ascolto “consacra“ il progetto di UPA con UNA e viene salutato come una “svolta“ da Lorenzo Sassoli de Bianchi, anche se restano le criticità legate al comportamento degli OTT
Marco Travaglia
Proprio a pochi giorni all’insediamento degli organismi che ne guideranno le attività, per Audicom - il JIC fondato pariteticamente da UPA, UNA, Fieg e Fedoweb, che ne deterranno circa il 25% (lo 0,5% andrà infatti ad Auditel, che detiene attualmente l’1% di Audipress) per la misurazione integrata digital + print - arriva la consacrazione anche dall’AgCom, che ha appena reso noti gli esiti della consultazione pubblica avviata con delibera 262/22 finalizzata alla predisposizione di una relazione sullo stato di implementazione dell’atto di indirizzo di cui alla delibera 194/21 recante indirizzi da rivolgere alle società di rilevazione al fine di porre le basi per una efficiente razionalizzazione del sistema delle audi. Nella relazione dell’organismo di cui è Presidente Giacomo Lasorella si legge infatti che “il progetto, seguito da UPA in costante collaborazione con UNA, di fusione tra Audiweb e Audipress, finalizzato alla costituzione di un unico Joint Industry Committee è accolto con favore come prima, concreta risposta all’attuale processo di convergenza dei media verso il digitale. Come già rilevato nel 2021 in relazione all’analogo progetto Audicomm Srl, l’apprezzamento si fonda in primo luogo sul superamento delle forti criticità denunciate sin dal 2019 nella metodologia di ricerca Audiweb. Il nuovo JIC Digital + Print rappresenta uno snodo particolarmente rilevante in quanto va nella direzione auspicata di una razionalizzazione del sistema delle audi”.
Gli OTT
Apprezzamenti che giustamente inorgogliscono il Presidente dell’associazione degli utenti, Lorenzo Sassoli de Bianchi ma che lui stesso, dialogando con DailyMedia, allarga a tutte le parti che hanno partecipato al Tavolo promosso dalla stessa UPA con i soci fondatori (UNA, FIEG, FEDOWEB, Rai, Mediaset, La7, CRT) delle principali Audi il cui esito è rappresentato dal “Documento delle intese del mercato ADV” e sul cui operato è arrivato il giudizio complessivamente lusinghiero di AgCom stessa anche se non mancano rilievi critici come quando viene ribadito che già da anni “è stato evidenziato che l’operato di player internazionali che detengono posizioni economiche di rilievo nel mercato nazionale della pubblicità online e offrono servizi di web analytics e che non partecipano alle indagini condotte dai sistemi nazionali riconosciuti come currency di riferimento, sollevano profili di criticità nella misura in cui gli stessi non garantiscono la certificazione indipendente da parte di soggetti terzi del dato prodotto, né consentono a nessun altro sistema di tracciare (mediante tag o altre tecniche) i siti di loro proprietà”.
La governance
«Quello che va sottolineato è soprattutto la legittimazione che l’Autorità fa del lavoro di sistema svolto congiuntamente dai rappresentanti della “domanda” e dell’“offerta” riuniti nel Tavolo denominato T8 con il riconoscimento del ruolo super-partes nostro e di UNA e come garanti delle convenzioni nell’interesse di tutti per dare risposte sempre più efficaci in termine di misurazione degli investimenti» spiega Sassoli, che anticipa che per la prima riunione del CdA di Audicom, che si terrà lunedì prossimo, UPA, cui spetta il primo Presidente della società costituita a inizio mese dopo la chiusura di Audipress e Audiweb, ha indicato per il ruolo Marco Travaglia, Presidente e CEO di Nestlé Italia e Malta nonché Vicepresidente dell’associazione degli utenti stessa e che è stato il coordinatore del T8. Per alternanza, l’A.D. del nuovo JIC sarà espressione della “domanda”, ovvero di FIEG e Fedoweb, e dovrebbe essere Marco Muraglia, già Presidente di Audiweb. Sempre il 13, o nei giorni immediatamente a seguire, verrà nominata la Commissione Tecnica, che avrà un coordinatore espresso da UPA e UNA. Il Consiglio avrà durata triennale e il successivo Presidente sarà emanazione di FIEG e FEDOWEB.
L’SDK
Sassoli è anche confidente che i contatti già avviati con gli OTT si consolidino e che si arrivi a un’apertura a tutti delle misurazioni dei dati di ascolto digitali delle piattaforme. L’AgCom del resto ha ribadito più volte che “devono essere compiuti tutti gli sforzi necessari ad evitare la sovrapposizione di più metriche per la rilevazione delle audience online onde evitare di offrire al mercato dati tra loro non confrontabili o comunque misurazioni derivanti da metriche fondate su convenzioni diverse. Questo vale in generale per tutti gli ambiti nei quali la digitalizzazione implica la possibilità di fruire di contenuti non solo off line, ma anche online, in particolare, evidentemente, ciò vale per i contenuti audiovisivi. In questo senso, se la misurazione censuaria dei contenuti digitali viene effettuata attraverso SDK, dovrebbe avvenire auspicabilmente attraverso un unico SDK; ove ciò non sia possibile gli SDK dovrebbero rispondere a standard comuni ed essere certificati. Tale aspetto è stato più volte evidenziato anche dai soggetti partecipanti alla consultazione. Per queste ragioni, si esprime forte apprezzamento per la scelta operata dal tavolo coordinato da UPA di condividere un unico SDK”.
La radio
E ugualmente infine, Sassoli è confidente anche sulla possibilità, già più volte richiesta da UPA stessa, che si arrivi a un JIC anche per la radio, anche se con una fase di evoluzione dell’attuale rilevazione telefonica TER, giudicata insufficiente rispetto alla complessità di fruizione che ha raggiunto questo mezzo. Alla luce di quanto ribadito in relazione al ruolo del JIC, del resto, anche l’Autorità ritiene improcrastinabile un adeguamento anche del settore radiofonico ai principi enunciati nell’atto diindirizzo come declinati nella relazione. In questo senso, infatti, l’Autorità, “preso atto del mancato riscontro nel tempo da parte del settore radiofonico alle sollecitazioni rivolte in tema di governance e di correttezza metodologica, auspica, anche per il settore radiofonico, una misurazione realizzata attraverso un soggetto che assuma la forma del JIC e che, come tale, assicuri la più ampia partecipazione dell’intero settore e, dunque, anche la partecipazione della componente “mercato”, nonché il ricorso a metodologie di misurazione adeguate, trasparenti e verificabili“.