Il lavoro di UNA e ASSIRM per Confindustria Intellect produce il “Libro Verde” sulle gare pubbliche, che valgono oltre 10 miliardi di euro in due anni con 25.000 bandi
Il decalogo propone miglioramenti su capitolati, tempistica, numero di partecipanti, commissioni di gara, criteri di aggiudicazione e, tra gli altri, un tavolo di lavoro
Si è tenuta a Bologna presso la sede di Confindustria Emilia Area Centro alla fine della settimana scorsa la prima tappa del tour territoriale di presentazione del “Libro Verde” delle Gare Pubbliche organizzato, sotto il cappello di Confindustria Intellect, dalle due associazioni che la costituiscono e, cioè, UNA e ASSIRM. E infatti il team che ha lavorato al progetto è costituito da Donatella Consolandi, Stefano Del Frate, Omer Pignatti, Responsabile del tavolo Gare Pubbliche e A.D. di Homina, e Massimo Romano per la prima, e Nicola Neri, Gennaro Di Costanzo, Enrico Billi e Stefano Lalli per la seconda. All’evento sono stati anticipati alcuni primi dati sul settore e il “decalogo” di confronto con la Pubblica Amministrazione che poi dovrebbero essere al centro anche di un convegno a Roma. I primi dati, realizzati in collaborazione con Telemat Monitor Appalti & Training, forniscono la fotografia di un settore in continua evoluzione, che negli ultimi due anni ha prodotto 25 mila gare pubbliche per un valore complessivo di 10 miliardi e mezzo di euro. Ma, con molte criticità. Il 53% delle gare ha una base d’asta inferiore ai 100 mila euro; di queste, il 32% è sotto i 50 mila euro. I tempi dati per consegnare progetti sono sotto i 20 giorni e, troppo spesso, sotto i 10 giorni. I tempi di assegnazione superano invece i 6 mesi.
Il commento
“C’è tanto da fare, per questo abbiamo iniziato da un Libro Verde, per aprire un dialogo costruttivo con Istituzioni e Stazioni Appaltanti. Un percorso stimolante che ci aiuterà a migliorare un settore che necessita eccellenza e efficientamento. Continueremo in questo lavoro di confronto e discussione nei diversi territori con l’obiettivo di promuovere la nascita di agenzie con competenze di stazioni appaltanti all’interno della Pubblica Amministrazione – ha dichiarato Pignatti –. Il confronto con i territori non sarà solo sulle gare, riprenderemo con forza il progetto di riforma della legge 150 iniziato ormai 10 anni fa per favorire una maggiore chiarezza sui ruoli dei comunicatori all’interno delle Pubbliche Amministrazioni”.
Le proposte
Il “Libro Verde” serve come supporto nella definizione dei parametri tecnici di preselezione e valutazione, riflessione e confronto sulla rilevanza dei criteri discrezionali e di quelli oggettivi nell’interesse della stazione appaltante, sostegno e aggiornamento conoscitivo nella contrattualistica lavorativa. Le proposte nell’ambito del decalogo sono:
1. Capitolato - la predisposizione di un capitolato dovrebbe fornire alle stazioni appaltanti indicazioni su come individuare budget (base d’asta) coerenti con la tipologia dei servizi richiesti e l’impegno del lavoro richiesto, nel riconoscimento delle specificità professionali dei settori della comunicazione e delle ricerche di mercato.
2. Tempistica - abolizione del requisito di urgenza. Inoltre, per gare complesse e con budget rilevante, si propone di assegnare il termine di 30 giorni lavorativi per la presentazione dei progetti.
3. Numero di partecipanti - si propone di valutare – mutuando lo schema delle procedure ristrette – la possibilità di subordinare la partecipazione alla procedura di gara al rispetto di specifici requisiti di qualità e professionalità da parte dei candidati che siano proporzionati al tipo di servizio oggetto di affidamento.
4. Commissioni di gara - una presenza maggioritaria di esperti di ricerche di mercato e/o comunicazione nelle Commissioni, di cui almeno uno sorteggiato all’interno di un albo nazionale da costituire presso l’Autorità anticorruzione o Presso il ministero della PA, potrebbe garantire la necessaria competenza e trasparenza.
5. Criteri di aggiudicazione - si chiede di condividere con la PA la definizione di un criterio di aggiudicazione, che privilegi l’offerta tecnica (con un peso pari o superiore all’80%) rispetto all’economica, il tutto a beneficio della qualità del servizio.
6. Pubblicazione bando - si propone che tutti i bandi pubblici siano pubblicati obbligatoriamente anche su un portale del Ministero della Pubblica Amministrazione.
7. Rating della qualità - si propone un rating della qualità, atto a valutare ex post la coerenza tra il progetto presentato e quello realizzato.
8. Presentazione del progetto - per alcune gare, che presentano aspetti di particolare complessità si potrebbe prevedere, una seduta della commissione per un confronto e richiesta di chiarimenti, eventualmente ristretta alle prime tre imprese che hanno raggiunto un punteggio superiore.
9. Tempi di assegnazione – si suggerisce che vengano inserite nel bando di gara le date relative ai tempi di assegnazione, che di norma non dovrebbero superare due mesi.
10. Tavolo di lavoro – l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro quale strumento di ascolto e confronto composto da rappresentanti della PA, Associazioni di categoria e professionisti esperti nelle tematiche correlate alle Ricerche di Mercato e alla Comunicazione. Un tavolo di lavoro mirato a favorire lo scambio di esperienza e conoscenza di tutti gli attori del processo di gara e ad individuare obiettivi prioritari da perseguire.