Autore: Redazione
25/01/2024

Lavorare con lentezza: CNC Media, dentro e fuori i social, con la community in primo piano

Origini ed evoluzioni della testata online indipendente che raggiunge due milioni di lettori raccontate dalla nuova Direttrice Responsabile Francesca Cutrone

Lavorare con lentezza:  CNC Media, dentro e fuori i social, con la community in primo piano

Francesca Cutrone

Scrivere, informare online. Come si costruisce oggi una testata in Rete? Quali sono gli ingredienti, quali le strategie? Prendiamo la palla al balzo con CNC Media (Cose Non Cose), testata giornalistica indipendente (https://cncmedia.it/) che parla a oltre due milioni di persone, che sceglie Francesca Cutrone (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv) come nuova Direttrice Responsabile della redazione. Dopo una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Editoria e Comunicazione, Francesca Cutrone ha trascorso gli ultimi cinque anni lavorando nelle redazioni di Affari Italiani, Vita Magazine, Milano AllNews e Green Planner Magazine occupandosi di attualità, politica e ambiente. Il suo ruolo sarà quello di guidare una redazione composta da 10 persone under 30, coordinando un gruppo di lavoro dal background eterogeneo che vuole informare, intrattenere ma anche far riflettere, con un focus attento ai temi della sostenibilità, del lavoro, dell’istruzione e della cultura sociale. 

Come nasce CNC Media, che tipologia di contenuti affronta e a chi si indirizza?

«Nasciamo come una pagina meme, nel 2015, come una community partecipata e la cosa ci caratterizza nello stile: le nostre notizie ha un percepito diverso, tutto nostro. Guardiamo alle nuove generazioni e facciamo leva su un impatto grafico importante; selezioniamo notizie e contenuti che possano interessare i più giovani; informiamo e approfondiamo le nostre storie in nella maniera più appetibile per il lettorato. Il target di riferimento è under 35, il che apre ulteriori possibilità di dibattito all’interno della famiglia, grazie a notizie e approfondimenti che creano dialogo. In generale, selezioniamo tematiche che possano portare ad avere strumenti di lettura e anche per questo è basilare ascoltare la community e capire di cosa abbia bisogno».

Come cambia il progetto con il nuovo direttore responsabile?

«Il primo obiettivo è rallentare, per avere la possibilità di narrare la realtà con storie ma anche con sondaggi e approfondimenti; quindi, meno flash e più racconti».

Come vi muovete sul terreno insidioso dei social?

«Non è un territorio semplice, è vero, ma rappresenta anche il nostro punto di partenza: siamo noti social e quindi facciamo un passo in direzione opposta, anche con l’organizzazione di incontri fisici. Conosciamo l’ambito e sappiamo che gli utenti social hanno esigenze diverse. Siamo convinti che occorra rallentare per essere premiati, per avere maggior spazio nel racconto, nel confronto, per valutare in modo più appropriato. Le notizie devono essere approfondite. In ambito social si è virali, ma non significa andare per forza di cose in fretta».

Quale è la ricetta giusta, se esiste, per costruire nel 2024 un giornale online?

«La ricetta è in movimento, non ci sono elementi definiti. Dobbiamo ascoltare il mondo esterno, i lettori, i loro pensieri, capire se abbiamo per le mani qualcosa che possa realmente informare, il che significa affidarsi anche alla propria community e scoprire che magari servirebbe un utilizzo più forte del video o altre volte del testo. Per una giornale online è importante avere dei riferimenti, capire dove poter fare la differenza, essere di supporto, utili e flessibili, attraverso una ricetta da costruire giorno per giorno».