L'approccio di Invibes per un digital adv più sostenibile: risultati tramite la positive attention
Inoltre, la tech company lavora costantemente per innovare i suoi formati in-feed ad alto impatto e la sua soluzione di smart targeting
il team di Invibes
Visto che è un criterio sempre più importante per i consumatori, la sostenibilità sta diventando anche una priorità di misurazione dell’efficacia di una campagna. Per questo motivo, Invibes si sta impegnando per ridurre la carbon footprint del settore rendendo le sue campagne più green attraverso campagne certificate a basse emissioni, obiettivi interni di riduzione delle emissioni di CO2 e la sua Carbon-Neutral label. Inoltre, la tech company lavora costantemente per innovare i suoi formati in-feed ad alto impatto e la sua soluzione di smart targeting che portano a ottimi risultati per l’attention; una metrica che mostra la promessa di migliorare non solo l'efficienza della campagna, ma anche la sua sostenibilità. A differenza di quanto si possa pensare, digital non vuol dire automaticamente più sostenibile; infatti, per alimentare i server necessari così da erogare un annuncio online serve una considerevole quantità di energia, ed energia equivale a emissioni; il tutto è aggravato dal fatto che solo un terzo degli ad erogati ottiene la piena attenzione del pubblico (ricerca dentsu su The Attention Economy), diventando non solo una sfida per gli advertiser, ma anche una situazione che pesa in modo significativo sull’impatto ambientale. Secondo uno studio di Ebiquity e Scope3, su 116 miliardi di ad impression monitorate, la media delle emissioni dell’adv digital si aggira intorno ai 670 g di CO2 per 1.000 impression: una cifra drasticamente superiore alle emissioni delle campagne Invibes, pari a soli 27 g di CO2. Considerando la quantità di campagne che un singolo advertiser o agenzia gestisce in un anno, questa cifra può arrivare a toccare anche i trilioni; questo, però, significa che molte delle risorse impiegate per diffondere una campagna vanno sprecate in quanto non riescono a raggiungere con efficacia il target desiderato. Diventa, quindi, imperativo avviare un cambiamento.
Attention… all’ambiente
L’uso sempre più frequente dell’attention come parametro importante nella misurazione delle campagne è una strategia che giova non solo agli advertiser che la adottano e ai consumatori finali, ma anche all’ambiente. Effettivamente, le metriche di attention aiutano a capire dove e come fare investimenti pubblicitari con conseguenze positive per la propria strategia di branding e un aumento della brand recall. Concentrandosi sulle persone potenzialmente più interessate al messaggio per ottenere la loro attenzione, piuttosto che adottare un targeting generalizzato con lo scopo di raggiungere più reach possibile, fa sì che gli ad non siano semplicemente visibili dal target scelto, ma vengano realmente assimilati. Privilegiare la qualità rispetto alla quantità significa risparmiare delle risorse che andrebbero sprecate, evitando emissioni di CO2 non necessarie e ottenendo un engagement di maggior valore spendendo lo stesso. Le campagne in-feed Invibes riescono a catturare l'attenzione degli utenti e a ridurre il rischio che l'annuncio non venga visto grazie a formati ad alto impatto. Messi alla prova da Lumen rispetto ai benchmark di settore, i formati Invibes hanno dimostrato di generare un’attenzione quattro volte superiore rispetto agli standard display e otto volte superiore rispetto ai social. La company aggiunge anche lo Smart Targeting, basato sulla combinazione di contextual e user targeting, che minimizza l’impatto delle campagne in termini di CO2 aumentandone l'efficacia in quanto permette di raggiungere realmente il target interessato al messaggio. Una strategia che paga: ESG Score ha rilevato che le campagne in-feed Invibes producono emissioni di carbonio inferiori del 95% rispetto ad altri player dell’advertising industry; le emissioni delle campagne Invibes, infatti, si attestano a soli 27 CO2g/1000 impressioni contro il benchmark del settore che arriva ai 670 CO2g/1000 impressioni. Questo valore, tuttavia, è destinato a ridursi ulteriormente nei prossimi anni grazie al passaggio a un’alimentazione degli outsourced server tramite energia rinnovabile e a una progressiva diminuzione del consumo energetico.
I precursori
Il lancio dell’Invibes Carbon-Neutral label offre ai clienti l'opportunità di perseguire i propri obiettivi di sostenibilità investendo in campagne pubblicitarie a zero emissioni. “Considerato che fino ad ora l’advertising industry è stata responsabile di un elevato numero di emissioni, in Invibes vogliamo farci precursori di un cambiamento globale che coinvolga tutta la filiera pubblicitaria”, afferma Alvise Zennaro, Country Director Italia di Invibes Advertising. “I risultati dimostrano già che i livelli di attention raggiunti grazie a formati in-feed impattanti e alla tecnologia di Smart Targeting hanno chiari benefici sia in termini di KPI media e brand lifting sia, di conseguenza, in relazione alla riduzione dell'impatto ambientale. Sempre più clienti credono in questo progetto e stanno partecipando con noi per portare avanti questa strategia”.