Autore: Redazione
13/01/2017

La fine dell’era pc? In discesa del 6,2% le vendite nel corso dell’anno scorso

Una ricerca preliminare di Gartner sottolinea la fase non proprio positiva del mercato, con alcune eccezioni

La fine dell’era pc? In discesa del 6,2% le vendite nel corso dell’anno scorso

Nessuno vuole più avere a che fare con i pc. Ok, magari non è proprio così, più probabilmente lo scenario non appare così apocalittico, un giorno, probabilmente non lontanissimo, l’evoluzione culminerà in un disinteresse totale, fatto sta che le consegne dei pc in tutto il mondo sono state pari a 72,6 milioni di unità nel quarto trimestre del 2016, un calo del 3,7 per cento rispetto al quarto trimestre del 2015, secondo i risultati preliminari di Gartner. Per l’anno, 2016 le vendite di pc sono state pari a 269,7 milioni di unità, il 6,2 % in meno rispetto al 2015. Un processo che pare inarrestabile e continua, prosperando, dal 2012. C’è un mercato di appassionati, ma non è così ampio Mikako Kitagawa, analista di Gartner, appare rassegnato: “Un mercato ormai statico, nonostante l’appetibilità dovuta ai costanti miglioramenti tecnologici: sono cambiate le forme, abbiamo potuto ammirare notebook sottili e leggeri, ma anche batteria dalla vita apparentemente infinita. Esiste un mercato, persino più che buono, di appassionati, peccato che il loro numero non sia così grande da poter guidare una crescita”. Detto ciò, la signora Kitagawa si è detta ottimista riguardo le opportunità di crescita, soprattutto in ambiti legati al business e al gioco. Tuttavia il calo non dovrebbe arrestarsi anche nel corso del 2017. Aumento dei prezzi, Black Friday e Brexit, un 2016 controverso “Nel quarto trimestre del 2016, a causa della carenza di alcune componenti tecnologiche, soprattutto nel campo della memoria e dello schermo, senza contare i tassi di conversione del dollaro, abbiamo assistito a un aumento dei prezzi, in particolare nel segmento dei pc portatili”, ha detto Isabelle Durand, principale analista di Gartner. Nel mercato consumer, in Europa Occidentale le vendite hanno tuttavia mostrato risultati migliori nel corso del quarto trimestre, anche grazie al successo del famigerato Black Friday. E così notebook tradizionali, custodie di plastica ultramobile, fattori di forma ibrida e pc da gioco hanno fatto una bella figura tra i consumatori, in special modo nel Regno Unito e in Francia. E a proposito della Gran Bretagna, l’effetto dei negoziati Brexit e la svalutazione della sterlina non hanno ancora avuto un importante impatto negativo sulle vendite. Il calo asiatico e le giornate fortunate Il mercato che si riferisce ad Asia e Pacifico è invece pari a 24,8 milioni di unità, in calo del 3,9% rispetto al quarto trimestre del 2015. Le cause sono da addebitare In primo luogo alla la demonetizzazione del conio indiano che ha causato una domanda più debole del previsto. Invece, il successo cinese del Single Day, lo scorso 11 novembre, ha dato un decisivo un impulso alle vendite di notebook.