Autore: Redazione
10/01/2018

JPMorgan Chase ha sviluppato un tool proprietario per la brand safety su YouTube

L’azienda ha rilasciato un proprio algoritmo di monitoraggio degli annunci in grado di collegarsi all’API di YouTube per selezionare i canali sicuri

JPMorgan Chase  ha sviluppato un tool proprietario  per la brand safety su YouTube

Quando gli annunci di alcuni marchi sono finiti accanto a video inappropriati su YouTube lo scorso marzo, JPMorgan Chase ha risposto eliminando i suoi annunci dalla piattaforma. Insoddisfatta della lenta risposta di YouTube, la società finanziaria ha deciso di prendere le cose in mano e creare uno strumento interno per assicurarsi che i suoi annunci non finissero accanto a contenuti non sicuri su YouTube, e prendendo in considerazione un ritorno sulla piattaforma solo dopo aver testato lo strumento. “Dopo le vicende legate alla brand safety ci siamo affrettati a rimuovere i nostri annunci da YouTube”, ha dichiarato Jake Davidow, executive director of media and channel strategy di JPMorgan Chase, a Business Insider. “Ma da subito abbiamo cercato una soluzione scalabile che ci permettesse di non rinunciare alla nostra presenza sulla piattaforma”. Brand safety in-house L’azienda ha sviluppato un algoritmo in-house che si collega all’interfaccia di programmazione applicativa (API) di YouTube per selezionare i canali “sicuri” dove far apparire i suoi annunci. L’algoritmo è stato costruito dai suoi team interni di programmatic e media buying. La tecnologia è composta da 17 filtri, che permettono di separare ciò che è considerato buono sui canali YouTube da ciò che è ritenuto sicuro. I filtri guardano a particolari come il conteggio totale dei video su un canale, il numero d’iscritti, gli argomenti generali sui quali si concentrano i canali, la lingua e persino i commenti sui video. Scetticismo diffuso La mossa riflette un crescente scetticismo tra i principali marketer per quanto riguarda la pubblicità digitale, con i suoi problemi di frode, trasparenza e sicurezza del marchio. Con i loro annunci che finiscono accanto a video offensivi o visti dai bot anziché dagli esseri umani, molti inserzionisti hanno iniziato a farsi carico delle attività pubblicitarie portandole in casa e riducendo il numero di siti e canali su cui pubblicizzano. Da oltre 5 milioni di canali, JP Morgan Chase ha ridotto la lista dove far apparire i suoi annunci a meno di 3.000 su YouTube. La società afferma che l’algoritmo ha un tasso di successo del 99,9%. Il marchio continua, inoltre, a effettuare regolari controlli manuali sui propri canali e a sviluppare ulteriormente lo strumento per assicurarsi che sia a prova di errore.