ITsArt: Andrea Castellari è il nuovo Amministratore Delegato, succede a Guido Casali
La piattaforma in streaming dedicata alla promozione della cultura e dell’arte italiana ha nominato il manager che vanta lunga esperienza maturata nel settore dell’entertainment televisivo

Andrea Castellari è il nuovo Amministratore Delegato di ITsART, la piattaforma streaming promossa dal Ministero della Cultura e dedicata all’arte e alla cultura italiana. Il Consiglio di Amministrazione lo ha nominato a seguito dell’uscita Guido Casali, che ha lasciato l’incarico a fine 2021. Il manager arriva in ITsART dopo aver maturato una lunga esperienza nel settore dell’entertainment, nel quale per oltre vent’anni ha ricoperto importanti incarichi in alcune delle maggiori realtà internazionali. In particolare, è stato EVP e CEO Italia, Medio Oriente e Turchia di ViacomCBS (oggi Paramount Global), SVP South Europe di Discovery e Vice President e Direttore Commerciale di Turner, società del gruppo Time Warner. Precedentemente, Castellari ha lavorato nel mondo della carta stampata, in gruppi come Mondadori e Hachette Rusconi.
Obiettivi strategici della piattaforma
La scelta di Castellari si inserisce nel percorso di diffusione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale italiano nel mondo e potrà consentire di perseguire il rafforzamento della crescita di ITsART a livello internazionale con l’acquisizione di nuove partnership e l’apertura di nuovi mercati. Dallo scorso novembre, la piattaforma è stata resa disponibile a livello europeo e oggi è fruibile in 27 Paesi dell’Unione e in UK. Nata a gennaio del 2021 per volere del Ministro Dario Franceschini, la piattaforma è partecipata da Cassa Depositi e Prestiti per il 51% e per il 49% da CHILI, partner tecnologico. La gestione di quest’ultima società è affidata a Giorgio Tacchia, fondatore, CEO, Presidente del CdA e azionista della società stessa. L’uscita dell’ex amministratore delegato Casali è stata accompagnata da polemiche per la breve durata dell’incarico, a cui era stato nominato poche settimane prima. In proposito erano circolate voci di divergenze sulle strategie da adottare per lo sviluppo della piattaforma, avviata con un investimento iniziale di 9,4 milioni di euro da parte del partner tecnologico.