UNA, ADCI e FERPI contro il sessismo. Arduini: «Diventi opportunità per miglioramento»; Siani: «Tema da affrontare culturalmente»
Dopo i Consigli straordinari di due sere fa, le prime due associazioni hanno deciso di aggiornarsi subito dopo Cannes per affrontare il tema e studiare iniziative, così come ne annuncia anche quella di cui è Presidente Filippo Nani
Davide Arduini, Stefania Siani e Filippo Nani
La problematica delle molestie sessuali tra i singoli professionisti e le agenzie di comunicazione sta diventando un caso molto caldo e delicato e le due principali associazioni della industry interessate - UNA e ADCI - hanno deciso di intervenire valutando anche possibili azioni da attivare sul tema. L’organismo di cui è Presidente Davide Arduini ha convocato due sere fa un Consiglio straordinario che ha messo l’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Direttivo, che si terrà il 29 giugno. A DailyMedia, Arduini ricorda che, «a riprova di come e quanto UNA sia già da tempo attenta a questa tematica, è stato approvato a fine 2022 un Codice Etico, che consentirà a UNA di essere più efficace nel creare una cultura di responsabilità. L’associazione ha a cuore la cura, il rispetto e la valorizzazione delle persone che lavorano nella industry della comunicazione e si ripropone di tutelarne le differenze attraverso percorsi di formazione sul tema diversità, equità e inclusione e attraverso l’istituzione di partnership importanti con centri e associazioni terze che offrono servizi di sostegno e ascolto. Sono inoltre in fase di finalizzazione due ricerche sul D&I i cui risultati verranno presto presentati. E naturalmente penseremo anche a iniziative concrete come convegni e sportelli d’ascolto. E’ chiaro che la problematica è tanto ampia quanto delicata e travalica purtroppo l’ambito della industry della comunicazione, ma se scoprire certi coperchi è difficile, è anche vero che se chi subisce molestie trova il coraggio di denunciarle, la situazione può diventare un’opportunità anche per il nostro settore».
ADCI
Anche l’ADCI, di cui è Presidente Stefania Siani, ha riunito due sere fa sul tema un Consiglio Straordinario, « che ha portato alla decisione di indire un’Assemblea generale dei soci dedicata nelle prossime settimane. ADCI è consapevole, in qualità di associazione culturale privata, del suo ruolo in merito a temi ancora pervasivi nell’intera nostra società: il sessismo in particolare verso le donne, il dato di realtà culturale che rappresenta e la necessità di accelerare il suo sradicamento. La priorità è la cultura del rispetto e del D&I, ed è proprio da un punto di vista culturale che intendiamo affrontare l’argomento e dare il nostro contributo. Per questo siamo disponibili a condividere il nostro impegno con quello di altre associazioni i cui obiettivi in materia siano convergenti con i nostri».
FERPI
Anche FERPI ha preso posizione sui casi di sessimo, con la premessa che “dal 1970 è l’associazione di riferimento in Italia per le professioniste e i professionisti delle Relazioni Pubbliche e della Comunicazione, persone che contribuiscono quotidianamente a costruire e a diffondere la cultura d’impresa, sociale e istituzionale del nostro Paese. Il 55% di loro è rappresentato da donne, molte delle quali attive anche nel promuovere una cultura che si opponga alla violenza e alle discriminazioni di genere”. “La FERPI - recita la nota - legge con viva preoccupazione e sgomento le notizie riportate in questi giorni dai media relative a comportamenti sessisti, discriminatori nei confronti delle donne, e a violenze e abusi di natura sessuale, all’interno dell’industry della comunicazione. Come associazione che ha sempre sostenuto i valori della diversità e dell’inclusione, e creduto nell’alto ruolo e responsabilità dei professionisti della comunicazione nel promuovere una cultura inclusiva, la FERPI – con una sola voce – ribadisce ancora una volta che è giunta l’ora di voltare pagina una volta per tutte e mettere al bando qualsiasi tipo di comportamento sessista e discriminatorio a partire dal nostro mondo professionale. Non solo, che è giunta l’ora di ispirare e farsi portavoce, come Federazione, di un nuovo paradigma finalmente pensato da donne e uomini, insieme. Lasciando alle Istituzioni preposte il ruolo di verificare e perseguire gli illeciti e i reati che possano essersi verificati, la FERPI, con il suo Presidente Filippo Nani, la Vicepresidente Daniela Poggio e la Segretaria Generale Daniela Bianchi, condanna apertamente tali comportamenti e annuncia la messa a terra – insieme al Direttivo e agli organi associativi – di un piano concreto volto ad accrescere consapevolezza, nel nostro ambito professionale e nel Paese, della necessità di un cambiamento culturale forte e radicato e a favorire la prevenzione e la massima tutela nei casi di abuso. Fra le azioni che saranno considerate: il deferimento immediato alle funzioni preposte di eventuali comportamenti scorretti con il fine dell’espulsione dall’associazione; l’istituzione di un team di delegati che seguano le vicende in corso con il supporto legale per valutare eventuali iniziative a tutela delle nostre associate e dell’associazione stessa; il supporto concreto alle professioniste che siano vittime di abusi o testimoni di essi; la creazione di criteri e linee guida per il whisteblowing (denuncia di irregolarità); la promozione di tutti gli strumenti (certificazioni, bollini, etc.) oggi disponibili, o immaginabili, come elementi anche di riferimento per il mercato nell’incentivare le buone pratiche e emarginare quelle inique; l’inserimento, infine, nel programma formativo di FERPI, di percorsi di orientamento specifici contro la violenza di genere e le molestie sul luogo di lavoro. La FERPI desidera manifestare la sua piena e incondizionata solidarietà a tutte le donne vittime di volenza, abusi e molestie, nella certezza che sia soprattutto grazie a sinergie tra mondo delle imprese e dell’associazionismo, unitamente al coinvolgimento crescente dei media e della galassia della formazione nella costruzione di consapevolezza e conoscenza sul tema, che si potranno fare significativi passi avanti”.