Iren: sei agenzie sfidano Leagas Delaney per la creatività; dentsu e Zenith in gara contro Next 14 per il media planning da 3 milioni di euro
La multiutility ha avviato una doppia revisione dei suoi partner di comunicazione; le altre sigle coinvolte risultano essere: FCB Partners, Leo Burnett, Dentsu Creative, Dilemma, Conic e Accenture Song
Periodo particolarmente caldo sul fronte del business ma anche della comunicazione per Iren, per la quale Standard & Poor’s Global Ratings (S&P) ha rivisto al rialzo nei giorni scorsi il rating per il merito di credito a lungo termine del Gruppo portandolo a “BBB” Outlook “Stable” dal precedente “BBB-” Outlook “Positive”. Il miglioramento del giudizio “riflette la resilienza del modello di business della multiutility dimostrata nel corso del 2022 e l’aggiornamento del piano strategico al 2030 che prevede un significativo posizionamento nei business regolati a supporto della stabilità dei flussi di cassa futuri”. L’Outlook stabile “riflette anche le aspettative degli analisti di S&P in merito all’impegno del management di Iren di mantenere l’attuale livello di rating e la propria politica finanziaria equilibrata”. Dal punto di vista finanziario, il rating assegnato esprime inoltre lo stato di buona liquidità del Gruppo, con forte credibilità sul mercato dei capitali. “Un risultato molto importante – ha commentato Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Iren – ottenuto grazie alla disciplina finanziaria mantenuta dal Gruppo nel realizzare l’elevato volume di investimenti, che nel 2022 è stato di circa 1.5 miliardi di euro (investimenti lordi +56% contro 2021). I positivi risultati dello scorso esercizio (EBITDA ordinario a 1.06 miliardi di euro +6,4% contro 2021), ottenuti in un contesto di elevata complessità, hanno confermato l’efficacia della strategia del Gruppo, che ha come principali obiettivi la crescita nelle energie rinnovabili, il rafforzamento della leadership nell’economia circolare e la crescita nelle attività regolate”.
Le attività
Inoltre, sempre nei giorni scorsi, la multiservizi, quotata su Euronext Milan, ha confermato l’intenzione di cedere una quota di minoranza di una newco operativa nel settore delle reti di distribuzione gas entro la fine del 2023, come anticipato nell’aggiornamento del Piano Industriale presentato lo scorso 23 marzo. L’obiettivo è l’individuazione di un partner finanziario che permetta a Iren di incrementare il livello di competitività in occasione delle future gare per l’affidamento delle concessioni gas sia in territori dove l’azienda è già presente che in territori nuovi e sinergici, e che supporti il piano di investimenti previsto a Piano Industriale per le reti di distribuzione gas con oltre 750 milioni di euro. A fine 2022, la rete di distribuzione gas di Iren è composta da 8.160 km di rete e ha un valore tariffario riconosciuto (RAB) pari a 724 milioni di euro. La cessione del 49% delle reti gas? «Abbiamo ricevuto 16 manifestazioni d’interesse da quattro continenti: ci serve per investire di più sulle nostre infrastrutture in ottica di transizione energetica, ma anche per concorrere in ambiti territoriali al momento non nostri - ha detto il Presidente del Gruppo, Luca Dal Fabbro, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, aggiungendo che, sul fronte delle rinnovabili - l’anno prossimo potremmo cercare un partner di minoranza per valorizzare gli asset solari ed eolici e farli diventare, assieme all’idroelettrico, la nostra prima fonte di energia».
La strategia
Nel Piano Industriale al 2030 del Gruppo - che ha ottenuto ricavi consolidati al 31 dicembre 2022 pari a 7,863 miliardi di euro, in aumento del 58,7% rispetto ai 4.955,9 dell’esercizio 2021 - si confermano inoltre i tre pilastri strategici: la transizione ecologica con una progressiva decarbonizzazione di tutte le attività e il rafforzamento della leadership nell’economia circolare, la territorialità con un’estensione del perimetro nei territori di riferimento, la realizzazione delle comunità energetiche e la capacità di fare sistema con il territorio, la qualità attraverso il miglioramento delle performance e la massimizzazione dei livelli di soddisfazione dei clienti/cittadini.
La comunicazione
E, come accennato, novità sono in arrivo anche sul fronte della comunicazione, dove - secondo quanto risulta a Dailymedia - è stata attivata una doppia gara per i nuovi partner per creatività e planning, attualmente in carico, rispettivamente, a Leagas Delaney e Next 14, che gestisce un budget stimabile in 3 milioni di euro. Sul primo fronte sarebbero coinvolte anche FCB Partners, Leo Burnett, Dentsu Creative, Dilemma, Conic e Accenture Song, mentre altre agenzie avrebbero declinato l’invito; sul secondo sarebbero in lizza anche dentsu e Zenith.