Ipsos: si aggiudica la gara da 30 milioni di euro di Istat per le ricerche sulle Spese delle Famiglie e sulle Forze di Lavoro e mira a chiudere l’anno a 50 milioni di fatturato
L’Istituto di cui sono A.D. Nicola Neri e Presidente Nando Pagnoncelli è vicino alla conferma nell’importante incarico che gestisce dal 2009 e, intanto, proietta una crescita vicina al 10% del proprio giro di affari nel 2019
Nicola Neri
È stata aggiudicata (anche se ancora non in via definitiva) a Ipsos la gara indetta da Consip per il servizio di conduzione e gestione di interviste CAPI per la realizzazione di indagini continue e dei servizi connessi, strumentali e opzionali sulle Spese delle Famiglie e sulle Forze di Lavoro per Istat, del valore di 29.720.000 euro in 42 mesi. Insomma, quella che viene definita “la madre delle ricerche”, su cui si calcolano i dati del PIL, i consumi delle famiglie, l'occupazione e l'inflazione, e che determina i panieri. L’Istituto di cui sono A.D. Nicola Neri e Presidente Nando Pagnoncelli che – una volta espletate tutte le verifiche dovrebbe ottenere ufficialmente l’appalto – andrà quindi in continuità rispetto a un incarico che gestisce dal 2009. Ipsos è stato l’unico singolo operatore in gara. Gli altri tre erano altrettanti rti. Il primo era costituito da Mediatica (cui fa capo MG Research) con IQM, IPR ed EMG-Acqua. Il secondo, da Istituto Piepoli con IZI; e, infine, il terzo, da Praxidia con PwC. Sempre in occasione della precedente gara, Istituto Piepoli si era classificato secondo in ati con Pragma, IZI e Field Service Italia, che è stata successivamente acquistata da SWG.
L’appalto è costituito da un unico lotto per questi motivi: le interviste con tecnica CAPI, riferite a più indagini, possono essere svolte dalla stessa “rete” di intervistatori che già si trovano sul territorio nazionale, ottimizzando tempi, costi e qualità delle rilevazioni; l’ambito territoriale delle suddette indagini è quasi totalmente coincidente; gli intervistatori face to face sono gestiti in maniera unitaria e centralizzata, al fine di ottimizzarne il relativo coordinamento sul territorio; l’arco temporale di svolgimento delle due indagini è il medesimo; il processo per la raccolta dei dati è gestito in modo unitario da Istat e le attività intermedie risultano strettamente interconnesse tra loro.
Il rientro in Assirm
Intanto, ieri, Neri, in occasione della presentazione di una ricerca sul “Negozio del futuro in Italia” realizzata dall’Istituto per Axis, ha anticipato a DailyMedia l’obiettivo di chiusura 2019 sul fronte del fatturato per Ipsos, che è di 50 milioni di euro, pari al +10% circa rispetto ai 46 del 2018 a perimetro omogeneo. Nello scorso ottobre, Ipsos ha completato a livello centrale l’acquisizione di quattro divisioni globali di GfK Custom Business Research, relative alle aree Customer Experience, Experience Innovation, Healthcare e Pubblic Affair, con 32 nuovi ingressi nel nostro Paese che hanno portato a 288 unità complessive le risorse dell’Istituto nel mercato interno, con un rafforzamento della propria leadership nel segmento delle ricerche ad hoc e il consolidamento tra le prime tre società del settore in assoluto, sempre in Italia. La crescita, superiore alla media delle società che operano nel campo della ricerca, è dovuta alle sinergie rese possibili dalla riorganizzazione interna dovuta appunto all’integrazione delle nuove competenze e alla crescente qualità dei servizi offerti, con la ricerca di una continua customizzazione delle soluzioni per i clienti. Da ultimo, va registrato il ritorno dell’Istituto in Assirm.