Inflead chiude in positivo il primo anno di attività e pensa all’espansione EMEA
Il CEO della piattaforma di influencer marketing intelligence Giovanni Spinelli ci racconta le caratteristiche della società, la sua offerta, i prossimi step e un mercato in espansione ma bisognoso di ordine
Giovanni Spinelli, CEO di Inflead
Un primo anno ricco di sfide e risultati conseguiti per Inflead, piattaforma italiana di influencer marketing intelligence, lanciata sul mercato italiano a ottobre 2021, dopo quattro anni di lavoro dedicati allo sviluppo della tecnologia proprietaria. Una piattaforma che oggi conta oltre dieci milioni di creator monitorati in Italia e nel mondo. Tra i clienti più importanti, brand quali Nike, Zegna, Disney, Esselunga, MSC Crociere, Mondadori, Rougj e agenzie e centri media del calibro di GroupM, Omnicom, Armando Testa e Doom Entertainment. Inflead nasce dalla volontà di offrire a brand e agenzie di digital marketing i migliori strumenti per valutare la qualità degli influencer e per gestire tutte le fasi di una campagna. L’obiettivo è offrire soluzioni che rendano più efficace allocare il budget con scelte data driven, massimizzando il ritorno degli investimenti. Un aspetto, quello della valutazione dei risultati, oggi ancora troppo trascurato nel mercato dell'influencer marketing in Italia.
Un anno dopo
Il team è composto da otto professionisti con diversi background nel mondo finanziario, marketing, statistico, software development e data science. Da qualche giorno è a bordo anche un nuovo Direttore Vendite, che verrà annunciato nei prossimi giorni. Il software di Inflead, unico sul mercato per precisione ed efficacia d’analisi, è frutto di oltre quattro anni di lavoro ed è basato su algoritmi e modelli statistici proprietari che permettono di ottimizzare e migliorare tutti i processi e le attività connesse a una campagna di influencer marketing.
Le novità in arrivo
A giugno, Inflead ha lanciato la nuova business unit DataLab, dedicata all’analisi e alla reportistica di trend, competitor, industry e scenari sui social media. Inflead sta già lavorando all’introduzione di nuovi strumenti all’interno della dashboard, dalla ricerca avanzata per audience, al calcolo dell’audience overlap tra diversi profili, oltre al miglioramento della sezione dedicata alle collaborazioni tra brand e influencer. Tra le novità più attese, l'introduzione di Twitch e Twitter tra i social monitorati, che si vanno così ad aggiungere a Instagram, TikTok e YouTube, e il rilascio di Inflead Tracker, soluzione pensata per monitorare nel tempo hashtag, influencer, brand e competitor. Con la finalizzazione di questo aggiornamento Inflead si configura la più completa piattaforma di analisi per l’influencer marketing oggi presente sul mercato. Giovanni Spinelli, CEO della società, ci racconta caratteristiche, presente e futuro del gruppo e del mercato di riferimento.
Quali sono le caratteristiche principali di Inflead?
«La sua tecnologia proprietaria, quindi il basarsi su modelli statistico matematici “della casa”, che ci consente di ottimizzare il tempo, i costi e le risorse e riuscire, nel contemp,o a capire la reale qualità degli influencer. E i risultati non si sono fatti attendere: siamo passati da un fatturato di 72.000 euro al mezzo milione di questo fine anno
Perché c’è bisogno di Inflead?
«Perché non possiamo più fare a meno dell’influencer marketing e soprattutto delle strutture adeguate che possano analizzarlo e raccontarlo»
Cosa offrite di specifico?
«Inflead Discovery, per trovare i migliori content creator in target per ogni campagna, scegliendo tra più di 10 milioni di profili certificati su 40 milioni analizzati; Inflead Analytics, per valutare la reale copertura ed influenza dei profili analizzati, avendo accesso a dati e statistiche significative come: efficienza, reale copertura su contenuti sponsorizzati, Earned Media Value, Pricing, audience ed interessi, categorie di appartenenza, sentiment dei commenti, responsabilità sociale, passate collaborazioni e affinità al brand; Inflead Campaign, per collaborare in modo efficace gestendo tutte le fasi della campagna in una dashboard dedicata, dalla gestione del budget, la misurazione delle performance in real time, alla reportistica finale»
Cosa manca al settore?
«Un’evoluzione positiva, tra agenzie e brand ci deve essere una maggiore attenzione alla dinamiche e all’ingaggio degli influencer. Occorre anche informare il pubblico che si tratta di contenuti sponsorizzati»ı.
Quali settori si sono dimostrati più performanti e chi invece ha risposto di meno?
«Fashion & Beauty, Food & Beverage, Media &Entertainment, Tecnologia. C’è grande attenzione nei riguardi di Business & Finance. Il calo ha riguardato soprattutto l’automotive»
Non c’è ancora un po’ troppo pregiudizio nei confronti del mondo influencer?
«Sì e per contrastarlo occorre mettere in evidenza i benefit. Però è anche vero che oggi c’è meno rischio, siamo più ponderati, ci sono analisi dei dati, proiezioni, studi qualitativi, collaborazioni più strette con il singolo profilo».
Che obiettivi vi siete posti per il 2023?
«Un fatturato di 2.300.000 euro, l’espansione della piattaforma anche sul mercato EMEA, ma in questo caso servono nuove risorse, quindi un sales director e un junior a supporto, un front developer e un data scientist».