Autore: Redazione
06/09/2016

YouTube, ecco cos’è la famigerata demonetization

La piattaforma vuole dare più valore ad alcuni annunci video; e nascono le prime tensioni con gli youtuber

YouTube, ecco cos’è la famigerata demonetization

Content creator sul piede di guerra con YouTube? Se ne parla in America dove negli ultimi giorni Re/Code ha portato all’attenzione il fenomeno della “demonetization”, dovuto alla strategia della piattaforma di valorizzare alcuni annunci video, diminuendo il numero degli stessi. L’obiettivo è quello di rendere più appetibile l’inventory, segnalando anche preventivamente quei contenuti che non sono advertising-friendly, come rivelato dall’azienda stessa. Il problema, però, è che YouTube si nutre dei contenuti degli youtuber e che gli youtuber si nutrono della pubblicità sulla piattaforma. Cosa succede se i loro canali non ospitano più annunci? A raccontarlo è stato Philip DeFranc, che ha segnalato come i suoi contenuti non ospitino più pubblicità e pubblicato il video “YouTube Is Shutting Down My Channel”. Per cercare di placare la querelle, YouTube ha fatto sapere che solo l’1% dei “partners video” per cui vende pubblicità sono stati toccati da questo cambio di policy. Una scelta ragionevole se la si guarda lato YouTube: così gli inserzionisti potranno conoscere dove vanno a finire i propri soldi, anche se l’impatto dovrà essere ridotto, con piattaforme come Instagram e Snapchat pronte a portare a casa propria le star del digitale. In attesa di sapere quali sono gli effetti di Google Preferred, soluzione che risponde parzialmente a questo tema, consentendo a brand e agenzie media di veicolare pubblicità solo sui canali più amati e a maggiore performance. Secondo eMarketer, quest’anno YouTube dovrebbe fatturare poco più di 5 miliardi, un dato in crescita di circa il 20% sull’anno scorso, anche se cifre ufficiali non esistono.