Verizon presenta offerta per gli asset core di Yahoo
Il gigante tlc sembra fare sul serio e avanza il secondo bid. Intanto il New York Post fa emergere l’ipotesi di un possibile merger tra Sunnyvale e Twitter per dare vita a un colosso dell’ad tech
Verizon dovrebbe presentare in questi giorni una seconda offerta per rilevare gli asset internet di Yahoo, con la scadenza fissata per lunedì prossimo. Lo rivela il Wall Street Journal, che segnala come il bid dovrebbe attestarsi attorno ai 3 miliardi di dollari e come la candidatura del gigante tlc sia la più forte. Dopo aver acquisito AOL per 4,4 miliardi, infatti, il colosso Usa potrebbe integrare gli asset della controllata cojn quelli di Yahoo, creando un polo leader nell’ad tech da oltre 1 miliardo di utenti. In ogni caso sembra che Yahoo riceverà un altro round di offerte e i termini finanziari sono soggetti a cambiamento. Più in dettaglio, Verizon non sarebbe interessata a certi asset, come le licenze e le proprietà immobiliari, valutate anche più di 1 miliardo.
Attesa anche l’offerta di TPG
Intanto è attesa anche l’offerta di TPG entro lunedì prossimo. Non è chiaro però se le altre realtà che hanno partecipato al primo round di bid si siano fatte nuovamente avanti.
Offerte più basse di quanto previsto
Il prezzo di Yahoo è più basso rispetto a quanto preventivato negli scorsi mesi, quando si parlava di un range tra i 4 e gli 8 miliardi di dollari. A pesare, in questo senso, è stata anche l’ultima presentazione del ceo Marissa Mayer: per la società di Sunnyvale, infatti, il business della pubblicità è in declino ed effettivamente una acquisizione sembra il modo migliore per invertire la rotta.Sul prezzo, poi, impatteranno anche fattori sui costi del deal: per esempio Verizon è disposta a pagare di più qualora Yahoo si prenda in carico il costo degli esuberi.
Merger con Twitter, realtà o fantascienza?
Se la candidatura di Verizon pare davvero la più credibile, secondo il New York Post i vertici di Twitter e quelli di Yahoo si sarebbero incontrati nelle scorse settimane. Per parlare di cosa? Di una possibile fusione che potrebbe essere una cosa sensata in quanto gli asset delle due società potrebbero dare vita a un primario attore dell’ad tech sulla scia di quanto potrebbe accadere con il matrimonio tra Yahoo e AOL, magari placando le preoccupazioni della Borsa.