Vanity Fair: oggi in edicola il nuovo numero firmato Cecilia Alemani, raccolta in crescita del 56%
Collaborazione straordinaria tra il magazine Condé Nast diretto da Simone Marchetti e la curatrice della Biennale Arte di Venezia al via il 23 aprile; foliazione a 164 pagine, 63 l’inserito adv
Cecilia Alemani
Cecilia Alemani è la prima donna nominata curatrice della Biennale Arte di Venezia 2022, che aprirà i battenti il prossimo 23 aprile. Alemani firma anche il nuovo numero di Vanity Fair in edicola oggi, dedicato alla 59ª edizione dell’evento: “Un modo per ricongiungersi ai sogni, alla fantasia, alla meraviglia che questi tempi di guerra e di pandemia ci hanno tolto, a volte proibito” dichiara Simone Marchetti, direttore del settimanale Condé Nast. L’edizione speciale esce in concomitanza con l’avvio della Esposizione Internazionale veneziana: “Potevamo limitarci a intervistare Cecilia o a metterla in copertina, ma ci sembrava troppo scontato - contnua Marchetti -. Così, come successo in passato con grandi registi come Paolo Sorrentino o con grandi artisti come Francesco Vezzoli, lo scorso dicembre abbiamo chiesto a Cecilia di dirigere Vanity Fair, di pensare al giornale come fosse uno dei padiglioni della sua Biennale, un’estensione editoriale del suo impegno da curatrice”. Il nuovo numero del magazine vanta una foliazione di 164 pagine, di cui 63 pagine di inserito pubblicitario con una crescita dei ricavi da advertising pari al 56% sull’analogo numero dell’anno scorso.
I contenuti
Continua Cecilia Alemani: “Quando Vanity Fair mi ha chiesto di essere direttore ospite di un numero speciale in concomitanza con l’apertura della Biennale, ho pensato che sarebbe stato interessante capire qual è l’eredità del Surrealismo oggi. È stata una bellissima avventura, ricca e appassionante, per la quale ringrazio tutti i miei compagni di viaggio”. Numerosi i contenuti raccolti nel numero, perché tanti sono i temi surrealisti che, un secolo dopo, sono diventati centrali nelle nostre vite: la trasformazione dei corpi e delle identità (affrontati nell’intervista a Miro e nel ritratto dedicato a Claude Cahun); i sogni e la dimensione onirica (svelati dal neuroscienziato Giulio Bernardi); il superamento dei concetti di follia e normalità quando si parla di salute mentale (evocato nel racconto di Peppe Dell’Acqua e della magnifica esperienza di Marco Cavallo); l’esoterismo e il pensiero magico (al centro del colloquio con Emma Talbot); il fascino dei luoghi del mondo dove la realtà sembra sfumare in una dimensione fantastica (suggeriti in un portfolio di destinazioni imperdibili). Ispirati alla seduzione surrealista anche i servizi moda, quelli dedicati al beauty e i consigli food. Il servizio di copertina è dedicato a Sharon Stone, fotografata in esclusiva per Vanity Fair e intervistata dalla scrittrice Chiara Barzini: un lungo dialogo in cui la star hollywoodiana affronta i lati più intimi della sua personalità.