Autore: Redazione
24/10/2024

Spotify pubblica il nuovo “Culture Next 2024”

Per la Gen Z, Spotify è l'antidoto contro la solitudine dei social media, consentendo di interagire con gli altri e creare legami più profondi. Per conquistare questo target gli inserzionisti sono chiamati a dare valore agli stati d'animo, inserendosi nelle conversazioni sulla cultura pop

Spotify pubblica il nuovo “Culture Next 2024”

Spotify presenta oggi i risultati di Culture Next, il report annuale che svela le abitudini di ascolto della Generazione Z. Con oltre 251 milioni di utenti tra i 15 e i 24 anni a livello mondiale, Spotify si conferma il partner audio per eccellenza della Gen Z, intercettando nuovi trend e riflettendo i cambiamenti di una società in continua evoluzione. Culture Next offre così una visione più intima e approfondita dei gusti musicali e delle tendenze culturali della Gen Z, fornendo agli inserzionisti uno sguardo ravvicinato su ciò che ispira quotidianamente i giovani. I risultati di questa edizione mettono in luce tre principali tendenze – Blendships, Playlist Diary, Mainstreaming – che mostrano come la Gen Z sia costantemente alla ricerca di connessioni, legami e ricordi da creare attraverso la musica. Per molti, infatti, la musica non rappresenta solo un sottofondo, ma un mezzo per raccontare la propria vita attraverso playlist condivise e personalizzate, video podcast e musica popolare. Di seguito, i trend e alcuni dei dati più interessanti emersi dalla ricerca.

Connessioni più profonde

Mentre i social media provocano una crescente sensazione di solitudine, il 72% della Gen Z in Italia considera Spotify l'antidoto giusto contro l'isolamento digitale. Per i giovani, dunque, condividere la musica e i podcast preferiti è un modo per esprimere la propria identità, rompere il ghiaccio e trovare le giuste affinità con gli altri: L'88% dei giovani in Italia afferma che una buona playlist può animare da sola un'intera festa. Il 52% delle Playlist in Collaborazione ha visto il coinvolgimento della Gen Z, mentre le playlist Blend – che uniscono i gusti musicali di due utenti in una sola playlist condivisa – sono state create e condivise da oltre il 60% della Gen Z negli ultimi due anni. La voglia di creare nuovi legami interpersonali si manifesta anche nel successo dei video podcast, cresciuti globalmente del 58% nei primi cinque mesi del 2024, per un totale di quasi 3 miliardi di minuti visualizzati dalla Gen Z.

Colonna sonora per momenti speciali

Oltre a facilitare l'interazione con gli altri, Spotify sta fornendo alla Gen Z la colonna sonora della vita, accompagnandola lungo il percorso di crescita e scandendo i suoi momenti più significativi, incluse le "prime volte". Solo nell'ultimo anno, la Generazione Z ha ascoltato a livello globale circa 86 milioni di minuti di playlist con titoli come "first kiss", "first date" e "first breakup". L'85% della Gen Z italiana lega le canzoni a ricordi indelebili, mentre l'89% dichiara che la musica ascoltata in questo periodo di vita avrà sempre un posto speciale nel loro cuore. Ponendo sempre al centro i propri utenti, Spotify è in grado di creare esperienze iper-personalizzate anche grazie all'integrazione dell'Intelligenza Artificiale. Il 78% dei Gen Z in Italia, infatti, ritiene che le funzioni IA di Spotify arricchiscano l'esperienza di ascolto, trasformando ogni momento in una colonna sonora epica e perfettamente su misura.

La cultura mainstream

L'81% della Gen Z afferma che i generi underground e di nicchia stiano diventando sempre più popolari, creando un panorama musicale sempre più inclusivo. Dal Rap alla Country Music, passando per la Trap e l'EDM, il mainstream mondiale sta allargando i suoi confini, trasformandosi in un contenitore di generi aperto a nuove influenze e capace di rappresentare un pubblico più vasto di giovani ascoltatori. Questo si riflette anche in Italia, dove la Top 5 degli artisti più ascoltati è dominata dai rapper Geolier, ANNA, Sfera Ebbasta, Shiva e Guè.

Focus sui risultati

Con Culture Next, Spotify dimostra la sua attenzione non solo verso la Gen Z, ma anche verso i brand e gli inserzionisti, offrendo un punto di incontro per creare connessioni autentiche tra le due realtà. La Gen Z cerca infatti un coinvolgimento più profondo e si aspetta un maggiore valore aggiunto anche da parte dei brand. Con Spotify, i brand hanno l'opportunità unica di interagire con la Gen Z, coinvolgendola nel corso della giornata sia online che offline. Il 52% della Gen Z in Italia afferma che la sponsorizzazione di un evento musicale da parte di un brand influenzerebbe positivamente le loro scelte d'acquisto future. Attraverso esperienze personalizzate su Spotify, i brand possono accompagnare i giovani nei momenti cruciali della loro vita, creando un legame emotivo profondo e duraturo. In Italia, il 67% della Gen Z ritiene che i brand che realizzano playlist per specifiche situazioni o stati d'animo riescano a influenzare maggiormente la loro quotidianità. In conclusione, tramite Spotify i brand possono inserirsi nelle conversazioni culturali della Gen Z, aggiungendo valore alla cultura pop e stimolando così l'interesse e il coinvolgimento dei più giovani.