Autore: Redazione
12/01/2017

Rai: è stato presentato un nuovo piano per la riforma dell’offerta informativa, al centro di tutto c’è il digitale

Si è tenuto ieri un Consiglio di Amministrazione, durante il quale il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ha illustrato le linee guida del progetto definito molto innovativo, che parte dal lancio di una nuova piattaforma web e social

Rai: è stato presentato un nuovo piano per la riforma dell’offerta informativa, al centro di tutto c’è il digitale

Il tema della riforma delle news torna sul tavolo del Consiglio di Amministrazione della Rai, che ieri si è riunito per riaprire il confronto proprio a partire dalla bozza la cui bocciatura qualche giorno fa è costata a Carlo Verdelli le dimissioni da direttore per l’offerta informativa. Secondo alcune indiscrezioni stampa, il testo discusso ieri riportava giudizi molto severi sull’attuale impostazione delle news, definita “ferma da decenni” come se “l’orologio dell’informazione Rai” si fosse fermato dalla “fine del Novecento”, e la Rai rischiasse di “perdere contatto con il tempo presente e chi lo abita”. Si sottolineava inoltre che, a parte il Tg1 delle 20, tutti i telegiornali Rai stanno perdendo ascolti da anni.

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Il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto ha illustrato al CdA presieduto da Monica Maggioni le linee guida del nuovo piano, “un progetto fortemente innovativo – si legge nella nota ufficiale diramata dalla Rai - che ristruttura i processi di produzione e diffusione delle notizie e renderà l’informazione Rai ancora più centrale e contemporanea, in coerenza e a compimento del processo di trasformazione dell’azienda in media company”. Al centro del piano c’è il digitale, con il lancio di una nuova piattaforma web e social, “un progetto che corrisponde in toto a Rai Play dal punto di vista dell’innovazione, della pervasività e della mission universale del servizio pubblico”. Numerose le priorità: dall’evoluzione dell’offerta generalista, tenendo conto delle differenze editoriali e della mission di ogni testata, al potenziamento degli approfondimenti, alla costruzione di un luogo di aggregazione di tutta l’informazione locale e internazionale. Altrettanto importante è la “ricognizione dei flussi di lavoro, l’implementazione di nuove modalità operative e la creazione di nuove figure professionali finalizzate al progetto”.

Annunciato anche un nuovo canale per promuovere nel mondo l’informazione e la cultura del nostro Paese. Ma per vedere la luce, il piano deve ancora passare per la commissione di Vigilanza Rai, nonché essere messo la vaglio dei direttori di testata e le rappresentanze sindacali. Il Cda ha infine analizzato e discusso le modifiche da introdurre al piano per la trasparenza e l’anticorruzione. “I miracoli esistono e accadono in Rai. In soli 7 giorni arrivano nuove linee guida e grande condivisione”. Fnsi e Usigrai in una nota commentato ironicamente la rapidità con cui il piano è stato riproposto dopo la precedente bocciatura. Scrivono Raffaele Lorusso e Beppe Giulietti, segretario e presidente Fnsi, e Vittorio di Trapani, segretario nazionale Usigrai: “Che cosa è successo in così poco tempo? E chi ci ha lavorato? La tempistica è perlomeno sospetta. Saldati i conti interni, ora tutto riprende normale? Per noi no. Il nostro giudizio sul fallimento di questo vertice resta invariato”. E sorgono degli interrogativi sulla opportunità di parlare di riforme prima di aver definito gli accordi per la concessione di servizio pubblico in scadenza e aver discusso il tema delle risorse in diminuzione.