Prosegue il lavoro di pulizia di YouTube nel campo della brand safety
La compagnia di proprietà di Google ha aggiornato le linee guida tagliando la possibilità di monetizzazione a coloro che pubblicano contenuti d’odio e inappropriati
YouTube prosegue nei suoi sforzi al fine di creare un ambiente sicuro per utenti e inserzionisti pubblicitari e soprattutto tagliare le possibilità di monetizzazione a chi posta contenuti d’odio e inappropriati. La compagnia della galassia Google, infatti, ha aggiornato le linee guida in materia, raccontandone i principali cambiamenti in un blog post a firma del vice president of product management, Ariel Bardin. L’obiettivo della novità è fornire un quadro il più completo possibile su quelle che sono le preferenze dei brand e i contenuti a cui non vogliono essere associati pur nella consapevolezza dell’impossibilità di eliminare in toto filmati che non rispettano gli standard della comunità. Bardin ha dettagliato i tipi di contenuti coinvolti dall’aggiornamento.
Contenuti d’odio: sono quelli che promuovono discriminazioni o denigrano e umiliano un individuo o un gruppo di persone sulla base di elementi razziali, etnici, di nazionalità, religione, disabilità, età, orientamento sessuale, identità sessuale o altre caratteristiche legate a sistematiche discriminazioni o emarginazioni.
Uso inappropriato di personaggi dell’intrattenimento familiare: i contenuti che raffigurano personaggi dell’intrattenimento per famiglie impegnati in atteggiamenti violenti, sessuali, vili o altri comportamenti inappropriati, anche se per fini satirici e comici.
Contenuti provocatori e umilianti: i contenuti gratuitamente provocatori e umilianti sono colpiti dalle nuove linee guida. Un esempio di questa tipologia è rappresentato da filmati che utilizzano un linguaggio irrispettoso nei confronti di un individuo o di un gruppo di persone.
Big G sottolinea che i filmati potranno continuare a essere fruiti sulla piattaforma qualora siano conformi ai termini di servizio e alle linee guida e che queste modifiche si concentrano solo su quei contenuti che possono essere monetizzati attraverso la pubblicità. In sintesi, i filmati che non soddisfano le policy di AdSense e le guidelines per la pubblicità, non potranno ospitare annunci.