Autore: Davide Sechi
21/11/2024

Personalizzazioni, convergenze e nuovi canali: le risposte di Beintoo per il 2025

La data driven company fotografa una realtà di mercato in costante evoluzione, tra dubbi e nuove certezze. Le parole di Laura Maridati, chief product and operations officer del gruppo

Personalizzazioni, convergenze e nuovi canali: le risposte di Beintoo per il 2025

Laura Maridati

Touchpoint digitali e offline che si incontrano, che collaborano. Il retail media come canale di comunicazione sempre più frequentato. Un digital adv sempre più personalizzato. Temi (e interrogativi) comuni e sempre molto caldi per chi vive e opera nella moderna comunicazione multichannel. Domande che oggi avranno una risposta, grazie a Laura Maridati, chief product and operations officer di Beintoo (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv). 

La convergenza tra touchpoint digitali e offline rappresenta una sfida e un'opportunità per molte aziende. Qual è la visione di Beintoo su questo tema e come il focus geo-comportamentale rafforza l'efficacia delle campagne?

«La convergenza tra touchpoint digitali e offline è una sfida cruciale per i brand che vogliono creare esperienze rilevanti per consumatori, che hanno comportamenti e aspettative senza confini tra i diversi canali. In Beintoo, quindi, oltre ad una opportunità, la riteniamo anche una necessità per i brand. Il focus geo-comportamentale in questa convergenza è determinante per unire fisico e digitale; infatti analizzando i dati di spostamento in luoghi fisici, identifichiamo profili, momenti e luoghi in cui il consumatore è più ricettivo. Possiamo rilevare, ad esempio, che un utente ha visitato tre concessionari d’auto in una settimana: un chiaro segnale che sta valutando un acquisto ma che è ancora indeciso, magari tra più brand, potendo così intervenire con messaggi mirati e guidandolo nella scelta. La convergenza consente anche di misurare l’impatto reale delle campagne: intercettando chi è stato esposto e verificando successivamente le sue azioni, come l’ingresso in uno store. Questa doppia vista tra fisico e digitale ci permette di offrire strategie più precise, rendendo le esperienze di comunicazione coerenti, integrate e credibili».

Negli ultimi anni, Beintoo ha ampliato la sua offerta includendo soluzioni in ambito retail media, un canale che sta diventando sempre più centrale nel digital advertising. Quali sono state le principali novità in quest'area e come ha risposto il mercato alle vostre nuove soluzioni? 

«Il retail media è uno dei segmenti del digital adv più promettenti, capace di unire dati transazionali, misurabilità elevata e strumenti che coprono tutto il funnel. Beintoo ha abbracciato questa trasformazione, investendo in risorse, know-how e partnership strategiche, come quella con Schwarz Media, che ci consente di gestire annunci per Lidl in Italia e Spagna. Questa collaborazione offre ai brand l'accesso a dati transazionali e di loyalty card, fornendo informazioni strategiche su un ampio campione di consumatori, essendo Lidl uno dei principali retailer nazionali. Sulla base di questi dati, possiamo comunicare con consumatori dei nostri competitor, acquirenti di white label o clienti silenti che hanno smesso di acquistare il nostro prodotto. L’utilità e l’efficienza di questi dati e di questo touchpoint viene confermata dai primi risultati di campagna raggiunti, un esempio ne è Sofidel che, con la prima campagna, ha registrato un ROAS pari a 3.4 e un incremento delle vendite +35% rispetto a quanto concordato in fase di brief. Il mercato sta dunque rispondendo con entusiasmo, apprezzando anche la capacità del retail media di collegare l’esposizione pubblicitaria alle vendite effettive, misurando con precisione il ritorno sugli investimenti». 

La personalizzazione rimane un tema cruciale nel digital advertising, insieme alla necessità di garantire la tutela dei dati. Come si sta adattando Beintoo a questa esigenza, e quali vantaggi offrono le vostre soluzioni agli inserzionisti in termini di efficacia e rispetto della privacy degli utenti?

«Nel contesto attuale, personalizzazione e privacy sono esigenze complementari. I consumatori cercano esperienze su misura e parallelamente la protezione dei dati è imprescindibile. Beintoo affronta questa sfida con tecnologie avanzate che permettono di trattare i dati in modo anonimo e sicuro, e lavorando anche su soluzioni che superano il targeting basato su cookie o ID. Grazie a machine learning, modelli predittivi e cluster comportamentali, è possibile creare audience affini e altamente correlate. Per esempio, soluzioni come Mosaic consentono di raggiungere utenti senza ID attraverso profilazioni indirette, mentre strumenti come SPOTS analizzano il traffico in-store e la market share, per identificare aree strategiche e migliorare la presenza dei marchi. Puntiamo a risolvere il paradosso tra personalizzazione e privacy, fornendo soluzioni che rispettano le normative, costruiscono fiducia con i consumatori e ottimizzano i risultati per gli inserzionisti. La personalizzazione, quindi, si evolve per rispondere a un mercato più regolamentato, garantendo trasparenza e sicurezza».