Autore: Redazione
29/09/2023

Perfetti Van Melle: celebra domani il “Chewing Gum Day” e conferma l’investimento di oltre 20 milioni di euro; focus sui social media

Durante il porte aperte nella fabbrica di Lainate, ieri, il CEO Corrado Bianchi e la Marketing Manager Serena Zaffaroni hanno spiegato le strategie del Gruppo

Perfetti Van Melle: celebra domani  il “Chewing Gum Day” e conferma l’investimento  di oltre 20 milioni di euro; focus sui social media

Corrado Bianchi, AD e Serena Zaffaroni, Marketing Manager di Perfetti Van Melle

È la “gomma del ponte” in versione 5.0. Il brand del chewing gum lanciato, in Italia, sulla Rai durante il Carosello del 1969 ora lo trovate soprattutto su TikTok o nei gaming dei ragazzini che gareggiano alla Rocket League, un gioco di macchinine che “giocano” a calcio. La Perfetti Van Melle - nome assunto dopo l’acquisizione, nel 2001, dell’olandese Van Melle di Lainate, eccellenza italiana nella produzione confectionery, è infatti lo sponsor ufficiale di Rocket League e a fine ottobre lancerà, nel mondo del gaming, una nuova mappa custom su Fortnite che vedrà protagonisti alcuni elementi di Rocket League, come le auto. “Questa fusione dei due titoli permetterà di ampliare la reach e rendere il brand sempre più parte integrante di questo mondo – ha spiegato ieri in occasione di un “porte aperte” dell’azienda, Serena Zaffaroni, Marketing Manager -. Saremo inoltre presenti nei due eventi più importanti del mondo gaming: Lucca Comics and Games, con uno stand ad hoc, e Milan Games Week, con un’intera giornata dedicata al brand. Se un tempo, prima del 2000, avevamo spot sulla tv lineare, ora il brand entra nei target specifici, in particolare la GenZ quindi su TikTok. Abbiamo ingaggiato una squadra di cinque creator che durante l’anno si sbizzarriscono nell’inventare i contenuti del brand”.

Le strategie

Come strategia comunicativa poi Perfetti ha scelto di essere partner di “Amici” e del talent show “Tu sì que vales” oltre a utilizzare testimonial come lo chef Antonino Cannavacciuolo, volto amatissimo dal target di riferimento (i giovanissimi) del chewing gum. Gli investimenti in comunicazione relativi al 2023 sono stimabili in oltre 20 milioni di euro, allineati al 2022 anche per il comparto chewing gum. A pianificare le campagne è l’house agency Selection, con dentsu per il digitale. Con una copertura di tutti i mezzi. Il digital assorbe il 25% degli investimenti chewing gum, la tv ricopre comunque sempre un peso importante.

“Chewing Gum Day”

Non solo. Il 30 settembre sbarca per la prima volta in Italia (negli Stati Uniti c’è dal 2006) il “Chewing Gum Day”. In otto città italiane in particolare (Milano, Pavia, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma e Napoli) l’azienda organizza una speciale attività di sampling che coinvolgerà il pubblico nei festeggiamenti. Nel frattempo la Perfetti di Lainate (1.200 dipendenti in tutt’Italia, di cui 600 a Lainate, gli altri a Gorizia e in provincia di Teramo) ha aperto i suoi cancelli a una visita guidata per toccare con mano la produzione invitando gli ospiti a “mettere le mani in pasta” nel creare chewing gum di ogni forma, gusto e colore fino ai laboratori e al reparto assaggiatori. In un recente weekend l’azienda ha anche organizzato una sorta di open day, una nuova forma di comunicazione con il pubblico, soprattutto dei residenti che sono accorsi a visitare la fabbrica e a scoprire le ricette. 

L’evento

Ad accogliere gli ospiti, ieri, l’A.D. Corrado Bianchi, e Serena Zaffaroni. A spiegare le proprietà salutiste del chewing gum c’erano invece Maria Grazia Cagetti, cariologa, ovvero studiosa della carie dei denti, professore associato di odontoiatria pediatrica all’Università degli studi di Milano, e Andrea Sarrica, Group Reserch & Scientific Affairs senior manager Perfetti Van Melle. Alcune delle proprietà del chewing gum? Intanto rende l’alito pulito e a prova di bacio, mantiene più bianchi i denti, allevia il dolore ma soprattutto “mangia” i batteri cariogeni (cioè riduce la placca batterica sui denti) e rilassa, anzi di più, riduce la cybersiclness, cioè la nausea da movimento. 

Icona

Icona dei giovani ribelli nell’immediato dopoguerra, il chewing gum ha fatto breccia sul mercato italiano nel secondo dopoguerra. Nel 1946 a Lainate, i fratelli Ambrogio ed Egidio Perfetti fondano infatti il Dolcificio Lombardo per la produzione di caramelle e pastigliaggi. A metà degli anni Cinquanta i due fratelli hanno l’intuizione di produrre e lanciare il prodotto americano in Italia. Nasce così il primo chewing gum, Brooklyn, la “gomma del ponte”, appunto. Negli anni Settanta viene poi lanciato un vasto numero di brand, gusti, aromi a lunga durata. La svolta salutista arriva negli anni Ottanta, con i primi chewing gum che non si attaccano ai denti. Anzi, fanno un bene ai denti grazie allo xilitolo.