Autore: Redazione
20/03/2017

Nielsen: a gennaio investimenti pubblicitari flat. Senza search e social settore in negativo

In decremento la televisione (-0,5%), quotidiani (-13,2%) e periodici (-1,5%), cinema (-5,4%), outdoor (-28,5%), goTV (-8,3%) e transit (-4,5%). Sale, invece, il giro d’affari di radio (+3,9%), internet (+3,6%) e direct mail (+4,4%)

Nielsen: a gennaio investimenti pubblicitari flat. Senza search e social settore in negativo

Il  mercato degli investimenti pubblicitari nel mese di gennaio chiude in calo dell’1,6% rispetto allo stesso mese del 2016, pari a circa 6,9 milioni in meno. Lo rivelano gli ultimi dati Nielsen. Se si aggiungesse anche la stima sulla porzione di web attualmente non monitorata (principalmente search e social), il mercato chiuderebbe il mese di gennaio in pari (+0,4%). “Il mercato a gennaio è stato tendenzialmente piatto, come ci si poteva aspettare - spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen -. Storicamente il primo mese è poco rappresentativo per una previsione sull’anno. Considerando che il 2016 è stato un anno a due velocità, con un primo semestre a +5,2% e un secondo a +2%, possiamo prevedere una prima parte del 2017 meno dinamica rispetto alla seconda”.
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Alberto Dal Sasso

I singoli mezzi 

La tv chiude il mese con un decremento dello 0,5%. Quotidiani e periodici iniziano l’anno rispettivamente con un calo del 13,2% e dell’1,5%. Gli investimenti sul mezzo radio crescono invece del 3,9%. Internet, relativamente al perimetro attualmente monitorato in dettaglio, raccoglie il 3,6 in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Sulla base delle stime Nielsen sul digitale in generale (aggiungendo dunque la porzione di mercato non monitorata in dettaglio) la raccolta dell’intero panorama del web advertising è in crescita del 7,1%. In trend negativo il cinema (-5,4%), l’outdoor (-28,5%), la goTV (-8,3%) e il transit (-4,5%). In terreno positivo il direct mail (4,4%).
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I settori merceologici 

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 10 in crescita, con un apporto complessivo di circa 18 milioni di euro. Per i primi comparti del mercato si registrano andamenti differenti: alle performance positive di alimentari (+4,1%), automobili (+3,9%) e farmaceutici (+15,9%) si contrappongono i cali delle telecomunicazioni (-19,5%), media/editoria (-5,0%) e distribuzione (-7,9%). Abitazione (+11,4) e tempo libero (+7,7%) sono alcuni degli altri settori che contribuiscono alla crescita.

I prossimi mesi 

“Aspettiamo di vedere i dati consolidati del primo trimestre per valutare la tendenza del 2017”, conclude Dal Sasso. “Il fatto che la stessa BCE abbia rialzato di un decimale di punto le previsioni di crescita dell’Eurozona e che veda scongiurata la minaccia deflazionistica ci fa guardare al 2017 con moderata fiducia”.

Tv: a gennaio raccolta in crescita per Rai, Mediaset e Discovery; lieve calo per La7 mentre Sky Italia sconta la mancanza di un weekend di Serie A

Partenza d’anno in leggero calo per il mezzo televisivo, che segna un giro d’affari complessivo vicino ai 282 milioni di euro
di Giacomo Broggi
Inizio d’anno flat per la televisione che ha chiuso gennaio a 281,9 milioni di euro, in leggero calo rispetto al pari mese del 2016 (-0,5%). Secondo le stime di DailyMedia, tutti i principali operatori hanno registrato risultati positivi, eccetto Sky Italia, che sconta la mancanza di un weekend di campionato rispetto all’anno scorso, e La7. Nel dettaglio dei singoli broadcaster, Rai archivia gennaio a 54,856 milioni, in aumento dello 0,5%. Mediaset, come anticipato dai vertici della società mercoledì scorso all’incontro dedicato a RadioMediaset, ha registrato un incremento dello 0,5%, pari a una raccolta di 169,7 milioni di euro.
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Per quanto riguarda La7, la tv di proprietà di Urbano Cairo, ha segnato una contrazione del giro d’affari pubblicitario dello 0,1%, a quota 11,89 milioni. Non si arresta, invece, il trend incrementale di Discovery, seppur con valori più modesti rispetto ai mesi passati. Per la società guidata in Italia da Marinella Soldi, i ricavi advertising sono stati di 16,15 milioni, in rialzo del 3,5% sui 15,6 di gennaio dell’anno scorso. Infine, Sky Italia: l’operatore di cui è a.d. Andrea Zappia, lascia per strada il 9,6% a causa di una giornata in meno di Serie A nel mese di gennaio. Il fatturato pubblicitario della compagnia si è attestato a 29,3 milioni di euro.