A+E Networks Italia: al via due nuovi Originals per Crime+Investigation e History che si promuove nel Metaverso
“Tifo criminale” e “Colosseum” sono i titoli che aprono la nuova stagione televisiva; il VP Regional Director Simone D’Amelio Bonelli spiega le nuove strategie tra podcast e distribuzione diversificata
A+E Networks Italia sta per lanciare due nuove produzioni per i canali bandiera dell’offerta italiana, History e Crime+Investigation, a cui si aggiunge il brand Blaze caratterizzato da una programmazione di genere factual. La strategia vincente di questo gruppo televisivo è proprio la produzione originale locale, che pesa per il 30-35 per cento degli investimenti in contenuti, generando un apporto in termini di ascolti in linea con questo impegno economico. Per quanto riguarda invece la nuova stagione televisiva le novità in arrivo sono due: la prima è “Colosseum”, una produzione internazionale realizzata anche con il contributo dell’Italia, attesa su History per la metà di ottobre; e “Tifo criminale” per Crime Investigation, miniserie di quattro episodi con l’attore Francesco Acquaroli che racconta episodi di criminalità legata alla tifoseria. Per la campagna di lancio dei nuovi programmi, l’azienda ha scelto il digitale. In particolare, History Channel Italia sarà il primo History nel mondo ad aprire uno spazio nel Metaverso, che permetterà di aggirarsi nel Colosseo come si presentava 2000 anni fa.
La sfida della localizzazione
«E’ una stagione davvero sfidante dal punto di vista del contenuto, proprio perché noi abbiamo la possibilità di produrre per entrambi i canali – spiega Simone D’Amelio Bonelli, VP Regional Director di A+E Networks Italia -. L’anno prossimo festeggiamo 20 anni di History e i 10 di Crime+Investigation in Italia: arriviamo a queste ricorrenze con una radicata expertise nella localizzazione dei nostri marchi, e nella produzione originale». History ha nel nostro Paese un taglio documentaristico, legato alla mission del canale ovvero la storia propriamente detta: «Per noi europei questo è un valore: parliamo di storia antica ma c’è molta attenzione alla contemporaneità, con l’approfondimento di tematiche legate all’attualità. Penso a prodotti come la trilogia sui grandi scandali finanziari: il crack Parmalat, Calciopoli, la vicenda di Bancopoli e dei “furbetti del quartierino”. E’ storia recente che è importante riportare all’attenzione del pubblico anche per dare una mano a comprendere la nostra attualità». E per quanto riguarda Crime+Investigation, un titolo in particolare rappresenta questo sforzo produttivi e creativo per rendere ancora più appetibile la programmazione del canale: “Mostri senza nome”, con il giornalista di Radio 24 Matteo Caccia, il primo programma a trattare di cold case italiani, contestualizzati in un unico racconto che restituisce anche i colori e sapori delle città in cui si sono svolti.
Podcast, la via dell’innovazione
Tra le novità recenti c’è anche il lancio dei podcast tratti da tutte le produzioni italiane di Crime+Investigation realizzate in questi anni. A disposizione degli appassionati ci sono oltre 120 ore di contenuti, che hanno generato oltre 1 milione di stream tra Spotify e altre piattaforme su cui sono distribuiti. L’offerta è stata lanciata lo scorso aprile con l’adattamento audio di “Profondo Nero” di Carlo Lucarelli, una delle prime produzioni Crime+Investigation Originals. Sono stati pubblicati 11 episodi che coprono due stagioni. Una terza è in produzione e verrà pubblicata sulle piattaforme audio nelle prossime settimane. “Profondo Nero” è stata seguita da una seconda playlist, Crime+Investigation Podcast, che raccoglie tutte le altre produzioni originali Crime+Investigation, adattate a formato audio. Questa playlist al momento comprende 17 episodi tratti da diverse produzioni originali, come “Mostri Senza Nome Milano”, “Mostri Senza Nome Genova”, “Delitti-Speciale Garlasco”. Di quel milione e passa di stream, la serie di “Profondo Nero” ne ha generati oltre 900mila, mentre la playlist Crime+Investigation Podcast ne ha fatti pià di 250mila. La retention media è dell’83%, a fronte di una media italiana del 53% (fonte: IPSOS). «Intanto stiamo lavorando al rilascio di nuovi episodi sia per “Profondo Nero” sia per Crime+Investigation Podcast. Sul tavolo c’è anche in progetto il lancio di podcast targati History».
Crescere nelle audience
L’obiettivo dell’offerta podcast è intercettare nuovo pubblico da declinare poi sul canale. La diversificazione sullo streaming di Prime Video e Infinity, con un’offerta aggiuntiva a pagamento avviata nel 2020, non rappresenta una alternativa alla presenza su Sky e NOW. Tra l’altro da un anno a questa parte C+I è entrato nell’area dei 400 della piattaforma satellitare affiancando History, pur mantenendo la sua storica collocazione nei 100. «Si tratta di una offerta “nice to have” e vedremo anche come si consolida in questo panorama di crescente saturazione, all’interno del quale cerchiamo di dare un “super servizio” a un’utenza verticale e specifica con due canali molto focalizzati e definiti».