Autore: Redazione
10/05/2017

Nel primo trimestre Mediaset ritorna all’utile, mentre la raccolta pubblicitaria è in crescita del 2,4%

Publitalia conferma andamenti positivi anche per il secondo quarter, con un trend simile a quello da gennaio a marzo; nessun contatto con Vivendi dopo la pronuncia dell’AgCom

Nel primo trimestre Mediaset ritorna all’utile, mentre la raccolta pubblicitaria è in crescita del 2,4%

Primo trimestre 2017 con ritorno all’utile per Mediaset, che registra un risultato d’esercizio netto consolidato positivo per 15,9 milioni, contro la perdita di 18,2 milioni registrata nello stesso periodo dell’anno scorso, e il pesante “rosso” di 294 milioni con cui si era concluso il 2016 su sui ha influito la rottura con Vivendi rispetto all’accordo per la vendita di Premium. Positivo anche l’andamento della raccolta pubblicitaria, che in Italia, nei primi tre mesi dell’anno, si attesta sui 512,2 milioni di euro, in crescita del 2,4% sul pari periodo 2016. Anche nel secondo trimestre l’azienda si aspetta un trend positivo dell’adv. Lo ha detto il general manager della concessionaria Publitalia, Matteo Cardani, nel corso della conferenza per gli analisti finanziari, precisando che si stima, sempre per il secondo trimestre, una crescita in linea con quella del primo. «Aprile è stato un mese difficile - ha detto Cardani - per via delle molte festività- ma noi confidiamo in un risultato flat». Anche per maggio, nonostante la poca visibilità, la tendenza dovrebbe essere positiva, e così a giugno.

I principali dati d’esercizio

I ricavi netti raggiungono gli 889,3 milioni di euro, in calo di 22,7 milioni rispetto ai 912,0 milioni del primo trimestre 2016. In Italia sono stati pari a 649,3 milioni di euro rispetto ai 682,0 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente, mentre in Spagna ammontano a 240,4 milioni di euro rispetto ai 230,7 milioni del 2016. La raccolta pubblicitaria va bene in entrambi i Paesi. Dell’Italia si è detto: la competitività dell’offerta Mediaset si confronta con un mercato in calo del 2,3% nei primi due mesi del 2017 (dati Nielsen). In Spagna la raccolta si attesta a 235,4 milioni di euro rispetto ai 222,2 milioni dell’esercizio precedente. I costi operativi calano a 537,7 milioni di euro rispetto ai 549,8 milioni del primo trimestre 2016 (-2,2%). In Italia, in particolare, i costi operativi sono diminuiti a 413,3 milioni di euro rispetto ai 436,2 del 2016, con un calo del 5,3%. L’ebit è positivo per 76,6 milioni di euro rispetto ai 21,4 milioni dell’omologo trimestre precedente (+55,2 milioni di euro). La redditività operativa si è attestata all’8,6% rispetto al 2,3% registrato nel 2016. In Italia l’Ebit è pari a -0,3 milioni di euro rispetto ai -44,1 milioni del pari periodo 2016. In Spagna il dato è positivo per 76,8 milioni di euro rispetto ai 65,6 milioni del primo trimestre dello scorso esercizio. L’indebitamento finanziario netto consolidato è passato dai 1.162,4 milioni di euro del 31 dicembre 2016 ai 1.169,0 milioni di euro del 31 marzo 2017. La generazione di cassa caratteristica è stata pari a 98,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 57,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2016, a fronte di esborsi per 104,9 milioni di euro dovuti a investimenti partecipativi e, con riferimento a EI Towers, al riacquisto di azioni proprie e dividendi straordinari.

Andamenti degli ascolti

Nei primi tre mesi 2017 le reti Mediaset confermano un netto primato sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna. In Italia, Mediaset è leader sul target commerciale 15-64 anni con il 34,2% di share nelle 24 ore. Da segnalare, sul target commerciale, il primo posto di Canale 5 nel totale giorno e nel daytime, oltre al terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie. In Spagna, le reti televisive Mediaset España mantengono la leadership assoluta nelle 24 ore, attestandosi al 28,8% di share. Telecinco, inoltre, si conferma come la rete televisiva spagnola più vista nel totale giornata (13,6%) e in prima serata (13,6%).

Eventuali sviluppi nei prossimi mesi

Lo scorso 18 aprile l’AgCom ha accertato che le partecipazioni azionarie detenute da Vivendi in Telecom Italia Spa e Mediaset Spa non risultano conformi alle prescrizioni di legge. L’Authority ha ordinato a Vivendi di rimuovere la posizione vietata entro i prossimi dodici mesi, presentando entro sessanta giorni il piano d’azione che la società intende adottare. Come sottolinea Mediaset è un fatto determinante nell’ambito del contenzioso che oppone le due aziende a causa del fallito accordo su Premium. A questo proposito, si segnala che nell’assemblea di Telecom Italia svoltasi dopo la sentenza AgCom, Vivendi ha mantenuto inalterata la propria partecipazione nel gruppo. Inoltre, non vi sono stati contatti tra Mediaset e Vivendi dopo questi fatti, come ha confermato il cfo di Mediaset, Marco Giordani. Insieme alle previsioni positive sull’adv, il gruppo televisivo prevede di conseguire su base annua un risultato operativo e un risultato netto consolidato altrettanto positivi. L’azienda punta anche a rafforzare la presenza nell’azionariato controllato da Fininvest, di poco sotto al 40% contro il quasi 30% conquistato da Vivendi a fine 2016. Infatti, in occasione della prossima assemblea, il CdA proporrà agli azionisti il rinnovo della delega per l’acquisto di azioni proprie, con un tetto fissato al 10%.