Native adv, la difficoltà di creare contenuti di qualità frena gli investitori
Secondo una ricerca di NewsWhip, gli altri motivi sono la mancanza di risorse economiche e la scarsità del roi, rispettivamente al 27% e al 23%
Secondo una ricerca di NewsWhip pubblicata ad agosto e ripresa da eMarketer, più di un terzo dei professionisti del settore media a livello mondiale ritiene che raggiungere un’alta qualità dei contenuti nelle pratiche di native advertising sia molto difficile, nonché il vero ostacolo affinchè siano veramente efficaci. Il crescente interesse nei confronti dei social media e, al contempo, una maggiore attenzione delle piattaforme per una user experience migliore, sta favorendo la creazione di contenuti di native advertising per aumentare l’engagement. Cercando di capire quali siano le sfide più grandi per i marketer che sfruttano il native adv, la maggior parte di questi (37%) identifica il maggior ostacolo, appunto, nella complessità del creare contenuti adatti. Anche se la qualità dei contenuti è stata citata come il “nemico” numero uno, tale motivazione non ha sbaragliato la concorrenza: infatti, poco dietro si attestano la mancanza di risorse economiche e la scarsità del roi, rispettivamente al 27% e al 23%. La ricerca mette in evidenza un tema importante per l’intera area media: i professionisti del settore stanno perdendo il controllo sulla loro distribuzione dei contenuti e paradossalmente strumenti che prima avevano indicato come loro nemici, per esempio gli Instant Articles di Facebook, potrebbero rivelarsi importanti fonti di audience garantendo un nuovo flusso di entrate.
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