Balzo in avanti per il ctr degli annunci mobile native
A certificarne l’esplosione è una nuova ricerca condotta da Polar, intitolata “The State of Premium Native: Benchmarks and Insights”
Il tasso medio di click-through per gli annunci mobile native è ora il 137% superiore a quello su desktop, con la previsione di una ulteriore espansione non appena le AMP di Google e gli Instant Articles di Facebook raggiungeranno un numero più ampio di editori. Lo afferma una nuova ricerca di Polar, intitolata The State of Premium Native: Benchmarks and Insights.
Il report ha messo in evidenza come le campagne di branded content siano cresciute del 365% nel primo trimestre del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il volume delle branded content ad è destinato a esplodere durante il 2016, con picchi sui video brandizzati nel corso dell’anno. “Il ctr medio su smartphone ora è più che raddoppiato rispetto al desktop - oltre 137% più alto”, ha detto Greg Bella, direttore del marketing di prodotto di Polar. “Il divario tra i due si amplificherà ancora di più nel corso di quest’anno, non appena le AMP Google e gli Instant Articles di Facebook diventeranno più popolari tra gli editori. Dal punto di vista statistico, il numero di campagne e creatività native è esploso nel Q1 2016 rispetto al Q1 2015”.
Mobile native, a vincere è il Branded content
Il report si basa su una ricerca condotta su 6.165 campagne di branded content, 45.885 post o articoli sponsorizzati e 18 miliardi di premium native che corrispondono all’aspetto dei contenuti circostanti sul sito web di editori. Il tasso medio di click-through per queste unità è dello 0,31%, sul cellulare il numero sale allo 0,38%, mentre sul desktop si scende allo 0,16%.
Per quanto riguarda i contenuti sponsorizzati, oltre al salto del 365% nel numero di campagne, c’è anche un aumento del 142% nel numero di post di contenuti sponsorizzati e articoli nel primo trimestre. Questi numeri riflettono come i marketer stiano cercando di offrire esperienze organiche di mobile native per gli utenti di smartphone e tablet in contrasto con gli annunci più tradizionali digitali che possono essere invadenti. Tra gli editori che lavorano con Polar ci sono AOL, Condé Nast e Gannett. Guardando invece il numero d’impression premium native consegnate per ogni sito web, il numero è relativamente costante anno su anno: la crescita tra gli editori con volumi più elevati è stata compensata dagli editori nuovi al branded content.
Dal Cpm alle Page Views
I post e gli articoli sponsorizzati hanno ricevuto una media di 240.000 impression per annunci nativi premium nel corso degli ultimi 15 mesi. Tuttavia, il volume delle impression dei contenuti sponsorizzati creativi è sceso significativamente nel primo trimestre. “Molti dei nostri grandi editori americani stanno passando a un modello di misurazione per pagine viste, abbandonando le metriche più tradizionali di conteggio cpm”, ha dichiarato Bella.
Ottimizzazione delle headlines
Polar ha anche riscontrato che gli annunci nativi premium hanno un rendimento migliore quando le headlines sono ottimizzate. L’analisi mostra un aumento del 50% dei tassi di click-through, in totale, per messaggi o articoli che hanno usato l’ottimizzazione delle headlines di Polar. Tuttavia, solo il 22% a oggi usa l’ottimizzazione. In particolare, le headlines dai 40 ai 50 caratteri hanno avuto il rendimento più elevato, mentre quelle con meno di 30 caratteri o più di 70 avevano una performance più bassa.
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