Autore: Davide Sechi
22/05/2025

Comunicazione & marketing a una svolta decisiva: la visione di Marketing Arena

Tra AI, minore verticalità e la consapevolezza che l’utente in generale sia cambiato, le parole di Giorgio Soffiato, amministratore delegato di Marketing Arena, protagonista da oggi al Videns Festival di Firenze

Comunicazione & marketing a una  svolta decisiva: la visione  di Marketing Arena

Giorgio Soffiato

Come cambiano la comunicazione e il marketing? Brief, agenzia creativa e di produzioni video, ospite recente di DailyOnAir - The Sound Of Adv, organizza il Videns Festival, il primo evento fiorentino dedicato al mondo di marketing e comunicazione che si terrà oggi e venerdì. Tra i relatori ci sarà anche Giorgio Soffiato, amministratore delegato di Marketing Arena (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).

Durante il Videns Festival, che si terrà domani e venerdì a Firenze, dichiarerà l’estinzione del marketing funnel: cosa vuol dire e quale può essere l’alternativa?

«Intanto, precisiamo che la dichiarazione è tratta da un libro ‘Smash the Funnel’ e da un paper diffuso da Google intitolato ‘Decoding Decisions’. Il funnel ci ha insegnato delle cose, ma in maniera troppo lineare; il tema è quello della notorietà, dell’awareness, ma il modello è cambiato e ora l’utente valuta, esplora, compra, ma in maniera meno lineare, precisa, puntuale di prima, ed è qui che ci muoviamo ed esploriamo».

Quali sono le caratteristiche che oggi dovrebbe avere un’agenzia che si occupa di marketing e comunicazione?

«Deve preoccuparsi del tema AI, trasversale alla luce dei cambiamenti. Occorre essere più integrati, orizzontali, meno specialistici e verticali, con la dimensione di project management che diventa fondamentale».

In che modo e in quali ambiti opera Marketing Arena?

«Sono tre i filoni: marketing e contenuti, quindi social media e gestione dei contenuti a 360 gradi; performance marketing, il mondo delle campagne e dei motori di ricerca; quello che ruota attorno al design (dell’adv ma anche dei siti web). Lavoriamo con la verticalità del B2B, siamo molto esperti nel settore, ma oggi operiamo anche nel B2C».

Ci cibiamo di social media anche quando non vogliamo: chi fa oggi marketing e comunicazione li adopera bene o li subisce?

«Chi opera nel settore ha capito la potenzialità, anche se la visibilità organica è un po’ sparita, occorre pagare per essere presenti. Ma ci sono realtà come TikTok, che porta via tanta attenzione, molto performanti. Occorre smettere di raccontare dimensioni autoreferenziali e offrire belle storie tra YouTube e influencer marketing, un nuovo modo di usare l’ambito social media mktg».

AI e digital innovation: al di là della nuova organizzazione lavorativa, di un controllo dei dati molto più preciso, si fanno largo inedite traiettorie del e nel marketing in cui l’innovazione potrebbe capovolgere tutto?

«Non l’ha capito ancora nessuno, altrimenti sarebbe già ricco. L’AI Generativa non è l’elefante nella stanza, lo sono gli agenti, gli assistenti che i brand andranno a utilizzare e con le quali le persone chatteranno. Forse andranno a sparire i siti web? Forse sì. E poi occorre guardare a come l’AI agentica impatterà sull’aumento delle capacità nel mondo del lavoro e non di automation, quindi di sostituzione, e vi posso assicurare che le persone vanno sempre più veloci».

I prossimi step di Marketing Arena?

«Metteremo sempre più attenzione sull’AI e cercheremo di capire come essere bravi in determinate industry: oggi lavoriamo con Petronas Europa, il che ci apre a settori inediti. In generale servirà un struttura molecolare, diventare leggeri, che non significa mandare a casa le persone ma esplorare nuovi mondi che, per quel che ci compete, sono rintracciabili nella direzione creativa e nel brand, quindi investiremo in branding».