Le PMI di fronte a una nuova era, più moderna e organizzata grazie alle soluzioni di Sibill
La startup specializzata in soluzioni SaaS dedicate alla gestione contabile e finanziaria delle piccole e medie imprese si racconta con le parole del co-founder Mattia Montepara
Mattia Montepara
Piccole e medie imprese, le mitiche sempre attuali e chiacchierate PMI, alle prese con la gestione contabile e finanziaria che, in un’epoca così tecnologicamente avanzata e sempre più complessa, diventa un affare ancora più pressante, considerate anche le minacce e trabocchetti sempre allerta dietro l’angolo. In soccorso al settore arriva Sibill, startup specializzata in soluzioni SaaS dedicate. L’obiettivo è ridurre il carico amministrativo per imprenditori e manager per concentrarsi su strategia e crescita aziendale. Sibill ha raccolto fino a oggi 6,2 milioni di euro, grazie al supporto di fondi internazionali come Keen Venture Partners e vari angel investors italiani e stranieri. Approfondiamo con Mattia Montepara co-founder e CEO della società (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Come nasce e con quali obiettivi Sibill?
«Nasce dall’iniziativa di tre colleghi, con molteplici esperienze di lavoro affrontate con le PMI e con l’obiettivo di automatizzare tutto quello che non è core per il business».
In cosa consiste l’attuale offerta?
«La chiamiamo ‘All in One’, nel senso che vogliamo che il nostro sia il luogo in cui prendersi cura della salute dell’azienda, sul fronte della fatturazione, delle scadenze di pagamento, della tesoreria, il tutto per concentrare le risorse e non disperderle attraverso una moltitudine di strumenti diversi».
Cosa vi chiedono maggiormente i clienti?
«Vengono da noi per cercare prima di tutto di fare chiarezza in un mondo che li inonda di dati, difficili da trovare e analizzare; da qui nasce la necessità di dotarsi di soluzioni moderne per ottimizzare il tempo».
Quali sono le richieste più pressanti e quali settori sono più attivi?
«In primis, la gestione delle scadenze di pagamento, che avviene attraverso fogli excel gestiti a mano, che devono essere costantemente aggiornati; una situazione molto complessa nonché faticosa. Siamo piuttosto forti all’interno di due settori: il mondo delle agenzie e quello Horeca. Entrambi rappresentano oltre il 70% della nostra attività. La nostra non è stata una scelta premeditata, bensì frutto delle nostre capacità osservative, maturate soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, ossia il lasso di tempo in cui abbiamo cominciato a vendere la nostra soluzione. Si è creata una polarizzazione naturale e alcuni settori si sono trovati meglio degli altri».
Qual è il grado di salute delle PMI? In che modo l’innovazione digitale potrebbe farle evolvere?
«Ci si trova spesso di fronte a situazioni, realtà che si muovono, che operano attraverso risorse tecnologicamente arretrate. Negli ultimi due anni ci siamo però resi conto di quanta consapevolezza ci sia negli imprenditori sul tema e questo rappresenta il punto di partenza per Sibill. Abbiamo appena iniziato, c’è tanto da fare, ma le prerogative sono ottime».
Italia ed Europa: cosa manca al nostro Paese e dove invece primeggia?
«Da un punto di vista di soluzioni moderne, l’Italia non è tra i Paesi più in vista a livello europeo. Se si va in Francia, ci si trova di fronte un Paese con non poche analogie con il nostro, se non fosse che oltralpe si investe in innovazione 10-12 volte tanto, con la presenza di startup motivate e organizzate per cambiare il tessuto tecnologico dei luoghi in cui operano».
Sibill nel 2025: cosa vi attendete?
«Vogliamo consolidare la nostra attività per agenzie e mondo Horeca, diventare la soluzione ideale; crediamo fortemente di poter giocare un ruolo da capofila nel perimetro delle soluzioni moderne. Il 2025 si preannuncia denso di novità, anche perché dopo il periodo pandemico l’attenzione verso la crescita si è intensificato e organizzato. Una crescita che deve essere sostenibile».