Autore: Redazione
17/07/2023

L’auto perfetta esiste: carAffinity disegna la mappa esatta del rapporto tra acquirente e mezzo

La continua evoluzione della piattaforma digitale leader in Europa per la ricerca delle migliori offerte di auto nuove, tra AI, profilazione sempre più accurata e offerta programmatic per la gestione delle pianificazioni pubblicitarie, raccontata dal CEO Maurizio Zorzetto

L’auto perfetta esiste: carAffinity disegna  la mappa esatta del rapporto tra acquirente e mezzo

a sinistra Maurizio Zorzetto, intervistato da Davide Sechi, e Jean-Sébastien Guichaoua

L’auto come specchio della nostra personalità? Un bene di consumo, dalle connotazioni ovviamente pratiche, che ‘nasconde’ segreti legati alla psiche? Tra possibilità e certezza si dibatte da decenni, sia come sia, l’Automotive è un mercato che, in barba a costanti problematiche, non ultime quelle legate all’epoca pandemica, con i noti freni alla mobilità e, dopo, caratterizzato dalla mancanza di parti di ricambio, non accenna a lasciare mente e cuore del cittadino medio, oggi  sublimato, facilitato, preso per mano dal progresso tecnologico, da una Rete che consiglia, indirizza, avvisa, copre di attenzioni il possibile acquirente. E se fino a qualche stagione orsono il focus online del settore era appannaggio del mezzo usato, oggi il km 0 nuovo di zecca ha definitivamente conquistato un posto al sole, come testimonia l’operato di carAffinity, piattaforma digitale leader in Europa per la ricerca delle migliori offerte di auto nuove. La parola d’ordine è diventata innovazione e l’azienda punta sempre di più sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale, lavorando sull’evoluzione del proprio algoritmo.. Ma non è tutto: carAffinity sviluppa accordi per la gestione e l’integrazione di dati di terze parti in ambiente programmatic con l’obiettivo di aiutare chi si occupa di pianificazioni pubblicitarie a performance nel contesto automotive sul web. Il sistema messo a punto dalla piattaforma si basa sulla creazione di cluster di dati specifici, che individuano i prospect nelle fasi cruciali del processo di acquisto sul web, rendendo sempre più efficaci le campagne pubblicitarie. Nel corso degli anni, carAffinity, ha sviluppato accordi con l’80% delle case automobilistiche, al punto da essere diventata top of mind per la performance web nel settore automotive, presidiando anche la rete dei concessionari che, in maniera indipendente, possono usufruire di prodotti adv pensati per loro, con una forte geolocalizzazione dei dati. Grazie alle proprie piattaforme e con una attenzione quasi maniacale all’analisi dei dati, ogni 100 lead, la percentuale di vendita di caraffinity.it in media va dal 3% all’8%. E i numeri premiano senza dubbio la sigla nata nel 2016 dalla spinta di imprenditori italiani e attiva in Italia, Spagna, Portogallo e, con il recente approdo, anche in Francia (presenza rinforzata con l’arrivo del nuovo country manager, Jean-Sébastien Guichaoua, che vanta significativi trascorsi in Citroen e Mercedes Benz), Germania e Austria. Dailyonline ha incontrato il CEO Maurizio Zorzetto per farsi raccontare una realtà in continua evoluzione, aspirazionale, tecnologica e logistica.

In quale mercato si muove carAffinity e in cosa consiste il suo business?

«Siamo specializzati nel settore Automotive e non vogliamo ‘sporcare’ i nostri dati con attività che non siano in linea. Operiamo attraverso algoritmi (il nostro, CarAffinity Intelligence) e dati, inviamo i lead arricchiti con le nostre integrazioni alle case madri e riusciamo a raggiungere percentuali di vendita superiori dal 3 all’8%». 

Come si muoveva il vostro settore prima della progressione tecnologica che ne ha caratterizzato l’ultimo decennio?

«Prima di tutto era un mercato incentrato sulla compravendita di auto usate. Nell’ultimo quinquennio è nato un sistema per così dire alternativo, dedicato alle auto nuove, che ci vede nel ruolo di leader. In sintesi, CarAffinity va alla ricerca del cliente che si appresta all’acquisto, lo trova in Rete tra quelli che negli ultimi tre mesi hanno ragionato su una possibile auto nuova, lo contatta e lo ‘intervista’ in maniera moto accurata». 

E qui il rischio è di scivolare tra le maglie della privacy; come vi regolate?

«Sul fronte GDPR possiamo contare su una studio legale interno, nondimeno collaboriamo anche con strutture esterne, e siamo compliant al 1000x1000. Per ogni casa madre abbiamo un accordo GDPR. Nel 2023 investiremo oltre 100K per la protezione dei dati dei nostri clienti, siamo certificati ISO 27001,  e forse siamo gli unici sul campo», le aziende che lavorano in questo settore dovranno, a mio parere, essere certificate nel breve termine.

Si sente spesso dire che il mercato dell’auto sia in frenata, che non sia come prima, cosa c’è di vero?

«Assistiamo sicuramente a una ripresa forte sul fronte delle auto nuove. Nel recente passato, abbiamo convissuto con il problema della mancanza di parti di ricambio e la cosa avevo contribuito a spingere su il settore dell’usato, che comunque continua a essere ben valorizzato ma, da qualche tempo, non cresce più come prima. In generale l’Automotive respira un aria di grande salute, attraversa un momento di forte evoluzione, soprattutto dal punto di vista tecnologico. E poi, attenzione: nel breve termine sbarcheranno i brand cinesi, molto competitivi, che apporteranno nuove sfide»

Come operate sul fronte pubblicitario e quanto pesa l’attività advertising?

«Precisiamo subito che carAffinity non vende pubblicità sui suoi spazi, siamo infatti convinti che l’adv in tutte le sue configurazioni online distragga, e non poco, il compratore, che deve impegnarsi a trovare informazioni, muoversi con precisione e concentrazione. Lo vediamo ogni giorno, lo constatiamo nei milioni di utenti presenti non solo in Italia, ma anche in Germania, Spagna, Portogallo, Francia e Austria». 

Come comunicate il vostro brand? Collaborate con qualche agenzia esterna o fate tutto internamente?

«Abbiamo un team interno che si occupa di dati, di pianificazioni. Anche sul fronte dei progetti legati all’AI ci muoviamo ‘in casa’, ma stiamo anche collaborando con due agenzie specializzate nell’AI, delle quali però non sveliamo il nome. Investiamo in maniera decisa in pubblicità, in Rete, e pianifichiamo sui nostri cluster di dati, convogliando il traffico interno».

Quali sono i vostri prodotti?

«La Lead generation, la CPC Reservation, il programmatic; I nostri clienti diretti sono i grandi centri media e recentemente, grazie alla creazione di un nuovo team dedicato ai Dealer che amichevolmente chiamiamo “Lucia e il Lupo”,  riusciamo a conquistare in media quattro grandi concessionari al mese. La nostra filosofia è fornire grande attenzione al cliente e al dato, sono queste le nostre priorità. Quando non è possibile soddisfare i due filoni, rallentiamo e magari ripartiamo un mese dopo».

Quali saranno i prossimi focus?

«Dal punto di vista tecnologico, puntiamo a un’evoluzione del concetto di Lead Generation. Nel corso del 2024 lanceremo nuovi prodotti. Sul fronte del mercato, ci stiamo espandendo a livello internazionale, come testimonia il nostro recente sbarco in Francia, Austria e Germania, Paesi che vanno ad aggiungersi a Spagna e Portogallo».