Autore: Redazione
17/01/2018

Lastminute.com punta alla collaborazione diretta con i publisher per intercettare maggiore audience

Lo scopo è catturare una fetta di pubblico che sfugge ancora in gran parte a Google e Facebook, piattaforme poco battute nell’ambito del settore travel

Lastminute.com punta alla collaborazione diretta con i publisher per intercettare maggiore audience

Google e Facebook catalizzano l’attenzione pressoché di tutte le audience, tuttavia, c’è un settore dove ancora non hanno affermato la propria totale supremazia: quello dei viaggi. Per questo motivo, il gruppo Lastminute.com, che ha anche incrementato la propria offerta di contenuti, ha finalizzato una partnership con Rough Guides, un editore di guide per viaggi, con il quale collaborare per competere contro la “minaccia” sempre presente del duopolio. Alleanza con i publisher Il sito ha anticipato che quella con Rough Guides è solo la prima di una lunga serie di alleanze con editori, non solo di viaggi, che verranno create per potenziare le capacità di targeting e di raggiungimento delle audience. Il consorzio si chiamerà “The Travel Alliance” e raggrupperà publisher travel di piccole e medie dimensioni, che uniranno le forze per combattere il calo dei ricavi degli annunci digitali, offrendo pubblicità basata su dati su scala più ampia di quanto ciascun editore non potrebbe ottenere individualmente. Condivisione strategica Rough Guides condividerà la sua ad inventory e i suoi dati con lastminute.com e le due inventory combinate permetteranno agli advertiser di targetizzare sia sul sito di Rough Guides, sia su tutte le property del network di lastminute che comprendono lastminute.com, Rumbo e Bravofly, disponibili anche per la pianificazione in programmatic. Il secondo livello dell’offerta vedrà lastminute.com utilizzare i suoi dati di ricerca e di prenotazione per indirizzare i clienti del suo sito web al relativo contenuto sul sito di Rough Guides. L’unione fa la forza “Stiamo vedendo molti editori di grandi e medie dimensioni riunirsi per offrire un’alternativa a Google e Facebook. Le grandi tech company non sono player del travel. Le persone non vanno su Facebook o Amazon per comprare una vacanza. Questo è il vantaggio che abbiamo. È un dato unico nel settore dei viaggi. La speranza è che questo tipo di alleanza rappresenti una buona alternativa per i marchi per raggiungere le persone in tutta Europa”, ha dichiarato Alessandra Di Lorenzo, direttore commerciale del gruppo in un’intervista a The Drum.