Nuova puntata del risiko delle holding di comunicazione con un possibile interesse di Havas ad acquisire quote di minoranza o il controllo di WPP
Il Times, anticipando la notizia, riferisce anche di un analogo interesse da parte delle società private equity Apollo e KKR
Secondo quanto anticipato dal Times e approfondito da ADWEEK, Havas sarebbe in trattative iniziali su un accordo con WPP. Il Gruppo francese avrebbe espresso un interesse per il suo rivale del Regno Unito, così come le società private equity Apollo e KKR. Un dirigente pubblicitario senior ha detto ad ADWEEK che le due parti sono in discussioni “molto serie”, attualmente centrate su come valutare WPP, con un interesse per una quota di minoranza o una fusione. Sia Havas che WPP hanno detto ad ADWEEK che “non commentano la speculazione”, mentre Apollo e KKR non hanno risposto a una richiesta di commento. Le società di investimento starebbero monitorando WPP da tempo. All’inizio di novembre, l’inglese Redwheel ha acquisito una quota del 5,25% nella holding. Era stato anche riferito all’inizio di quest’anno che il gigante della consulenza Accenture avesse preso in considerazione un’offerta.
La strategia
Havas ha lavorato più a stretto contatto con le agenzie rivali mentre l’acquisizione di IPG da parte di Omnicom si avvicina alla sua chiusura. A settembre, ha lanciato una joint venture con Horizon costituendo la nuova entità Horizon Global con un billing combinato di 20 miliardi di dollari e posizionarsi come uno dei maggiori acquirenti di media al mondo. L’acquisto di una partecipazione in WPP potrebbe dare a Havas un asset di presenza strategica in uno dei suoi più grandi rivali e migliorare lo status di sfidante nei confronti di Omnicom-IPG. Il CEO di Havas Yannick Bolloré ha del resto già detto che prenderà in considerazione accordi significativi di fusione e acquisizione dopo che Havas è stata resa autonoma da Vivendi nel dicembre 2024, e del resto è nel playbook della famiglia Bolloré acquisire partecipazioni in società di marketing rivali con l’intento di fondersi. Anni fa, Vincent Bolloré, padre di Yannick, acquistò una partecipazione in Aegis Group con l’intento di fonderla con Havas. Quell’operazione non si è mai conclusa e Aegis alla fine è stato venduto a Dentsu che per altro ora sembra intenzionata a cedere a sua volta le proprie attività internazionali. Non a caso, François Laroze, CFO e COO di Havas Group, ha parlato proprio di un possibile interesse per alcuni asset di Dentsu: “Chiaramente, non ci proporremmo come acquirente dell’intero network internazionale, sarebbe troppo grande per noi. Ciononostante, siamo molto flessibili: se ci venisse proposta una partnership o la cessione di alcuni asset, la prenderemmo sicuramente in considerazione” ha detto nelle scorse settimane.
I trend
Se Havas acquistasse quote o la totalità di WPP, lo farebbe nei confronti di quello che fino a poco tempo fa era il Gruppo pubblicitario con la maggior valutazione del mondo. WPP ha avuto una valutazione di 24 miliardi di sterline al suo picco nel 2017, ma il suo prezzo delle azioni è sceso intorno al 65% dall’inizio del 2025. Al contrario, Havas ha registrato una costante ripresa nel corso dell’ultimo anno, riportando un fatturato netto record di 2 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno. Nonostante i suoi problemi, WPP è ancora molto più grande di Havas. Quest’ultimo ha 23.000 dipendenti e una capitalizzazione di mercato di 1,6 miliardi di dollari rispetto ai 110.000 dipendenti di WPP e 4,1 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Il futuro
Il futuro di WPP è tutt’altro che certo. La sua nuova CEO, Cindy Rose, ha definito “inaccettabile” il calo delle entrate dell’8,4% del Gruppo nel terzo trimestre e sta studiando un piano di turnaround che include una grande scommessa sull’IA. WPP sta organizzandosi in questo senso, e ha nominato Elav Horwitz come suo primo Chief Innovation Officer, un nuovo ruolo focalizzato appunto sull’IA. WPP ha anche ingaggiato la società di consulenza McKinsey per una revisione strategica e alcuni stanno scommettendo contro il suo recupero. Recenti documenti normativi del Regno Unito mostrano che otto hedge fund, tra cui Millennium e Marshall Wace, hanno ridotto le azioni di WPP. La scorsa settimana, Rose e il presidente Philip Jansen hanno acquisito 50.000 azioni della società, investendo più di 140.000 sterline a testa.