Autore: Redazione
05/12/2022

Harper’s Bazaar Italia: il primo numero da oggi in edicola con 234 pagine di foliazione, di cui 74 di adv

Team internazionale, sguardo cosmopolita e spirito italiano per una testata che vuole distinguersi: oltre che nei normali circuiti, il giornale sarà distribuito anche nei principali luoghi del lusso, del benessere e della cultura

Harper’s Bazaar Italia: il primo numero da oggi in edicola con 234 pagine di foliazione, di cui 74 di adv

Oggi, lunedì 5 dicembre, Harper’s Bazaar debutta in Italia con un’edizione print che si ripromette di divenire un punto di riferimento a livello internazionale per stile e contenuti. La stessa modalità di diffusione del magazine è un’affermazione del posizionamento del prodotto e del target con cui intende dialogare: oltre che nei normali circuiti, il giornale sarà distribuito anche nei principali luoghi del lusso, del benessere e della cultura. “Per il network globale di Hearst, il lancio italiano di Harper’s Bazaar riveste un’importanza eccezionale – conferma Giacomo Moletto, CEO di Hearst Italia – è la quintessenza di uno stile di vita che tutto il mondo guarda con molto interesse. Il nostro impegno è di confermare e superare queste aspettative con un prodotto di qualità primaria che rappresenterà l’eccellenza del nostro gruppo”.

La storia

Il lancio italiano di Harper’s Bazaar è un progetto degno di una storia prestigiosa: nato nel 1867, Harper’s Bazaar con i suoi 155 anni di vita è infatti il più longevo fashion magazine al mondo. Un vero contenitore di sogni, che ha la capacità distintiva di parlare di società, moda, arte, viaggi e di incarnare “la cultura della bellezza globale” in tutte le sue declinazioni. Oggi viene distribuito in 44 paesi con 29 edizioni. A queste, ora si aggiungono l’Italia e la Francia (marzo 2023), completando così il network di Harper’s Bazaar con due fondamentali capitali della moda. Un impegno che testimonia l’ambizione della testata di diventare sempre più un riferimento per raccontare in chiave contemporanea i cambiamenti nel mondo del fashion.

Il team

Il numero 1 di Harper’s Bazaar Italia è il punto di arrivo di un’operazione a cui Hearst sta lavorando da due anni, che ha preso il via con il debutto on line del brand nel febbraio 2020. Un tempo che ha permesso al progetto di affinarsi con la costruzione di un team internazionale di straordinarie competenze guidato da Dasha Veledeeva, già alla direzione di Harper’s Bazaar Russia per 13 anni e punto di riferimento fashion di rilevanza globale. Da Parigi è arrivato inoltre Marc Ascoli, executive creative director della testata, mentre l’esperienza nei media internazionali è nel curriculum di Sissy Vian, creative fashion director di Harper’s Bazaar. A garantire che lo sguardo cosmopolita di Harper’s Bazaar sia sempre mediato da un forte spirito italiano è Adriana Di Lello, nel team con il ruolo di vicedirettore esecutivo. Olivia Ghebreeghziabher è digital managing editor.

Il primo numero

Un’attenzione all’artigianalità, allo stile e all’eccellenza del made in Italy che interpreta è uno dei tratti distintivi del brand: l’italianità è considerata, infatti, un valore aggiunto nello sguardo di Bazaar verso il mondo e del mondo verso il nostro Paese; un elemento universalmente ricercato e irrinunciabile, che a maggior ragione sarà esaltato dall’edizione italiana della testata. Lo rimarca la stessa Dasha Veledeeva nel suo primo editoriale “Prima di entrare a far parte di Bazaar sono stata scelta per lanciare una testata italiana in Russia come caporedattore, 15 anni fa. Dopo aver avuto modo di immergermi e vivere nella cultura di Bazaar per ben tredici anni, è un grandissimo onore per me avere l’opportunità di portarla in Italia, il Paese che è diventato la mia seconda casa”. Il numero di debutto vede una foliazione di 234 pagine, di cui 74 di inserito adv, e una doppia copertina per raccontare le diverse anime di Harper’s Bazaar. “Insieme al team abbiamo deciso di iniziare con un messaggio di moda molto forte - spiega Veledeeva - non necessariamente guidato dalle celebrità. Il nostro obiettivo è creare qualcosa di simile a un coffee table book sulla moda, moderno e sofisticato. Vogliamo costruire l'immagine della donna di Bazaar Italia come la vediamo oggi”. La moda, dunque, rimane il filo conduttore dei contenuti, ma si coniuga con un nuovo concetto di lusso che nel mondo contemporaneo significa poter disporre del proprio tempo, della capacità di scegliere ciò che preferiamo, di accedere all’arte e alla cultura, di formare e selezionare nuovi talenti. I due scatti delle cover interpretano queste aspirazioni in modi differenti. Il primo ci introduce alle immagini di Paolo Roversi, un’istituzione della fotografia della moda nella tradizione di Harper’s Bazaar, che mette al centro dell’obbiettivo la modella Alix Bouthors; l’altro è opera di un fotografo di tendenza, Paul Kooiker, che ha dedicato il suo shooting alla modella italiana di passaporto, ma di rilevanza globale per popolarità, Vittoria Ceretti. All’interno, due tra i protagonisti della moda italiana regalano contributi straordinari a Harper’s Bazaar: Giorgio Armani si svela in “GA Confidential” attraverso un album di immagini inedite che ripercorre nel tempo la moda, la famiglia, gli amici. In “Why Don’t You…?”, è invece Donatella Versace a raccontarsi. Parlando proprio di italianità, il primo numero riscopre la figura di Irene Brin, giornalista, essenziale nell’heritage di Bazaar. Brin nel dopoguerra fu la prima corrispondente di Harper’s Bazaar dall’Italia. Una donna cosmopolita, ma legata al suo paese, brillante e profonda, che mise la sua competenza al servizio della reputazione internazionale del made in Italy.  Altro orgoglio nazionale è Massimo Cantini Parrini, costumista da Oscar (due nomination), collezionista di abiti, che ha concesso al magazine un’intervista esclusiva. Infine, spazio a 12 nuovi talenti italiani selezionati da Harper’s Bazaar nel mondo della moda, dell’arte e della letteratura. Il lancio del print completa un sistema che comprende anche digitale, social, ed eventi, come il Viaggio nei teatri lirici italiani che si è svolto quest’anno e proseguirà nel 2023.

Distribuzione e comunicazione

La distribuzione di Harper’s Bazaar, oltre a essere effettuata attraverso i canali tradizionali, sarà mirata ai luoghi frequentati dalle lettrici della testata e raccontati nelle sue pagine: hotel di lusso, centri benessere, teatri, musei, boutique e gallerie d’arte. Lo stesso concetto è stato utilizzato anche per la campagna di comunicazione: Harper’s Bazaar si farà conoscere attraverso maxi affissioni nel centro di Milano, con edicole di prestigio che saranno rivestite con il logo e cover della testata e con totem digitali nelle strade del centro, per dare visibilità alla fase di lancio.