Gruppo SAE: con il piano industriale 2023-2025 obiettivo ricavi fino a 150 milioni di euro e la quotazione in Borsa
Il presidente Alberto Leonardis spiega il progetto di sviluppo strategico tra testate locali, prodotti editoriali verticali, diversificazione, acquisizioni, internazionalizzazione; al via oggi il nuovo sito di Mamme Magazine
ALBERTO LEONARDIS, editore e presidente della SAE
È oggi online il nuovo sito di Mamme Magazine, testata lanciata da Contents.com e acquisita qualche tempo fa da SAE (Sapere Aude Editori), nell’ambito di una strategia di potenziamento dell’offerta informativa attraverso progetti editoriali verticali che rappresentano valore aggiunto per l’offerta. Tra qualche tempo uscirà anche la versione cartacea, che dovrebbe avere una periodicità mensile. L’iniziativa si inquadra nel contesto del piano industriale 2023-2025 che punta alla quotazione in Borsa grazie alla diversificazione del business su molti ambiti. Spiega l’editore e presidente della SAE, Alberto Leonardis: «La SAE si vuole consolidare come una società di comunicazione integrata, con un posizionamento molto forte dell’editoria italiana ed europea, attraverso un progetto di internazionalizzazione che prevede uno sviluppo sui progetti locali attraverso acquisizioni: la prima di queste dovrebbe avvenire a Rotterdam». Gruppo SAE è nato con l’acquisizione dal Gruppo GEDI dei quattro quotidiani locali Il Tirreno, la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio Emilia e La Nuova Ferrara, a cui si è aggiunta La Nuova Sardegna all’inizio del 2022. L’obiettivo di fine 2025, oltre alla quotazione, è anche il raggiungimento di un fatturato tra i 120 e i 150 milioni di euro.
Piano industriale
Il piano industriale prevede, aggiunge Leonardis, anche un articolato progetto di diversificazione attraverso l’acquisizione di società specializzate: «Ci vogliamo espandere in varie aree: organizzazione degli eventi, comunicazione d’impresa e degli enti pubblici, e anche della produzione di contenuti audiovideo. Stiamo acquistando una società di produzione cinematografica perché abbiamo intenzione di realizzare docufilm, reportage e docuserie di stampo giornalistico, sia da proporre a pagamento sulle nostre piattaforme, sia per venderli ai grandi player del mercato tv. Stiamo realizzando un documentario sull’anonima sarda che dovrebbe andare in onda su un primario operatore over the top». Il piano industriale prevede anche importanti sviluppi sul fronte digital, «dove stiamo cercando di offrire servizi avanzati, per esempio quest’anno lanceremo un marketplace dove i cittadini dei territori su cui insistiamo, che sono territori ad alta produttività, possono cercare e acquistare prodotti e servizi. Per il supporto alla monetizzazione in campo digitale ci siamo rivolti alla consulenza di Jakala».
Digitale per sostenere la redditività
L’attività di acquisizione prevede sempre il consolidamento delle aziende rilevate proprio in vista della quotazione: «Puntiamo su digitale e diversificazione per ovviare ai problemi di redditività delle attività tradizionali, che soffrono del calo delle diffusioni nonostante testate come La Nuova Ferrara sia in controtendenza con una forte crescita». Il 2022 si è chiuso con ricavi per 50 milioni di euro e un ebitda positivo da 1,7 milioni. La quota della raccolta pubblicitaria è del 30% con un peso ancora importante del mezzo cartaceo; ma il digitale è in crescita. «Come si fa a essere editori di successo di questi tempi? Rimanendo nell’editoria ma spingendo in nuovi ambiti: organizzazione eventi, comunicazione, produzione format ed espansione sui mercati europei: margini che si riducono sulla carta aumentano grazie alle altre aree di business».
Testate verticali
Tornando al rilancio di Mamme Magazine, «ci è sembrato opportuno acquistare questa testata perché l’informazione deve occuparsi delle donne, di più e meglio. Quando ero presidente operativo del Centro (quotidiano di Pescara, ndr), avevamo lanciato una serie di eventi sul tema della violenza di genere, integrati da inserti sul giornale. Questo tipo di target è fondamentale per noi, intanto perché le donne leggono di più degli uomini, e poi è importante per il nostro sviluppo non solo editoriale ma etico. Questa testata si occupa di informare le donne su uno dei momenti più cruciali della loro vita». Il coordinamento del giornale è affidato a Silvia Sanna, mentre la direzione è affidata a Luciano Tancredi, direttore del Tirreno e dei quotidiani emiliani. Nell’ottica dello sviluppo di prodotti verticali, Gruppo SAE ha stretto un accordo con SportVision Lab per la realizzazione di pagine di statistiche calcistiche da pubblicare sui siti dei quotidiani SAE, consultabili, e di un widget che permette la consultazione dei dati in diretta durante le partite. L’azienda editoriale è al lavoro su un periodico sul tema della cyber security, e su un altro che si occupa di economia circolare e rinnovabili, quest’ultimo curato da Sergio Luciano. Questi progetti dovrebbero vedere la luce nel primo semestre. La raccolta pubblicitaria dei quotidiani, dei loro siti, e del futuro cartaceo di Mamme Magazine sono affidati alla Manzoni con cui la SAE ha un accordo fino al 2024, «ma puntiamo a rinnovare anche per il 2025», dice Leonardis. Invece mammemagazine.it è affidato a YoBee. Tra i progetti già in corso, il mensile Sani e Belli, mensile che esce con i quotidiani; e in vista c’è un prodotto televisivo con Telesardegna.
Advisory Board
Lo sviluppo del gruppo va di pari passo con il rafforzamento dell’Advisory Boad, con l’ingresso di Donato Iacovone, con il ruolo di senior advisor che si occuperà di nuovi business e acquisizioni; Stefano Filucchi, senior advisor per le relazioni istituzionali esterne del gruppo; e poi Secondina Ravera, Niccolò Calabresi, Sergio Luciano, Barbara Argiolas, Lavinia Nieddu, Giuseppe Gola, Stefano Core. Nell’advisory board è entrato anche Luca Baldanza, senior advisor digital & advertising della SAE, il quale è diventato recentemente anche socio della SAE. La società ha già avuto due aumenti di capitale, entrambi con un incremento significativo dell’investimento iniziale. «Sono amici, e tutte figure di altissimo profilo che sono funzionali a dare contributi e pareri per lo sviluppo strategico dell’azienda», dice Leonardis. Baldanza, responsabile delle attività digitali, spiega: «Siamo in continua espansione, lo scorso dicembre abbiamo iniziato a produrre podcast trasversali per le diverse testate, e inizieremo a realizzare produzioni giornalistiche video per le stesse, per esempio il ‘Tg Social’ della Gazzetta di Modena, e audiovisivi quotidiani del Tirreno. A proposito di social: solo con La Nuova Sardegna vantiamo 235mila follower su Instagram mentre l’account Facebook del Tirreno ne conta oltre 450.000, sfrutteremo questo potenziale per creare engagement».