Google aggiorna le norme pubblicitarie per la rivendita dei biglietti di eventi
I cambiamenti vanno nella direzione di una maggiore trasparenza e, per allinearsi, i rivenditori dovranno ottenere una certificazione direttamente da Big G
“Google è spesso il primo punto di riferimento per i fan dello sport, gli amanti della musica e del teatro, quando si tratta di cercare biglietti e informazioni su eventi, spettacoli e concerti. È importante che queste persone appassionate vedano risultati accurati e rilevanti, ed è per noi fondamentale offrire agli utenti la migliore esperienza possibile”. Comincia con questa premessa il blogpost a firma David Graff, Senior Director, Trust & Safety, Global Product Policy di Google, con cui l’azienda annuncia un aggiornamento delle norme pubblicitarie per la rivendita dei biglietti di eventi.
Più trasparenza
La tesi di Graff è che, a volte, gli annunci di alcuni rivenditori non godono della necessaria trasparenza. E ciò ha una ricaduta negativa sull’esperienza degli utenti, la cui fiducia può venire meno. “Sulla nostra piattaforma vogliamo solo quelle attività che offrono un’ottima esperienza per gli utenti”, spiega il manager Ecco perché, a partire da questi giorni, gli standard di Big G si faranno più stringenti. In concreto questo significa che tutti i rivenditori di biglietti dovranno essere certificati, garantendo un livello più elevato di trasparenza. “Questo permetterà agli utenti di avere informazioni più chiare su chi rivende il biglietto e sul costo di quest’ultimo”.
Come ottenere la certificazione
Per ottenere la certificazione di Google, i rivenditori di biglietti di eventi devono:
Non sottendere di essere il rivenditore principale.
Indicare chiaramente di essere operatori di un mercato secondario.
Indicare chiaramente che i biglietti potrebbero avere un prezzo superiore a quello nominale.
Fornire il prezzo totale e la suddivisione tra commissioni e tasse prima di richiedere gli estremi per il pagamento.
Indicare il valore nominale del biglietto venduto nella stessa valuta (questo sarà un requisito a partire da marzo 2018).
Una risposta alle richieste del mercato
Questo aggiornamento è il risultato di una ricerca interna e di indicazioni e suggerimenti raccolte tra utenti, inserzionisti, partner e associazioni di settore. Per permettere agli inserzionisti di prepararsi per tempo, abbiamo annunciato un cambiamento sulla nostra pagina delle norme di AdWords a novembre 2017, conclude il post della società di Mountain View.