Autore: Redazione
15/06/2016

Google a If! 2016 con realtà virtuale

Paola Marazzini, Agency e Strategic Clients Director di Google Italia, spiega come il nuovo prodotto commerciale sia apprezzato da clienti e centri media e sia davvero funzionale per conquistare i light viewers

Google a If! 2016 con realtà virtuale

Google è presente anche quest’anno al Festival della Creatività IF! che si terrà a Milano dal 6 all’8 ottobre, con iniziative legate alla realtà virtuale e alla tecnologia 360. Confermato anche il premio a giovani creativi per progetti su YouTube, il “Seve Day Breif” di cui è partner anche ADCI. «YouTube è maturato e oggi si configura come un’estensione della tv, con una crescita del tempo speso pari al 35% nell’ultimo mese», spiega Paola Marazzini, Agency e Strategic Clients Director di Google Italia. Infatti, sta «andando molto bene» il nuovo format pubblicitario Google Preferred, riservato a inventory di YouTube particolarmente pregiate per popolarità dei contenuti, numero di like e condivisioni, tasso di interazione da parte degli utenti. «Secondo la logica “premium is personal” – spiega Marazzini – il prime time non è più stabilito a priori ma dal gradimento dei nostri utenti». Il prodotto, pensato per catturare il pubblico dei tv light viewers, sta raccogliendo consensi presso clienti e centri media. In merito al recente accordo con la Fieg, Marazzini commenta: «E’ un accordo di grande valore, la collaborazione con i maggiori editori editori italiani porterà vantaggio a entrambe le parti». Google si sta concentrando sul mobile e in questo contesto ha lanciato i Bumper Ads, formati da 6 secondi pensati per catturare la poca attenzione degli utenti mobile. Infine, il tema ad blocking, che Google affronta «mettendo al centro l’utente sin dal tempo del lancio del formato Trueview, un preroll che gli utenti potevano “skippare”. Ai timori di allora, legati al fatto che i clienti potevano non apprezzare tale iniziativa, si sostituisce la consapevolezza che è necessario rispettare l’utente. Offrire una scelta e lavorare su una pubblicità sempre più vicina ai gusti dell’utente sono le risposte migliori al problema dell’ad blocking.