Autore: Redazione
27/03/2019

Glamour va in edicola con il restyling che punta sul racconto delle emozioni e 109 pagine di inserito sulle 258 di foliazione

Condé Nast avvia il piano di rafforzamento del brand con una nuova versione editoriale e grafica; e la direttrice Cristina Lucchini lascia il mensile per curare le iniziative speciali di Vanity Fair, sostituita ad interim da Luca Dini

Glamour va in edicola con il restyling che punta sul racconto delle emozioni e 109 pagine di inserito sulle 258 di foliazione

È in edicola da ieri il nuovo Glamour, con il numero datato aprile che vanta una foliazione di 258 pagine, di cui 109 di inserito pubblicitario. La testata Condé Nast si propone in una nuova veste che vuole ribadire e rafforzare la brand awareness già avvalorata da una diffusione di 120.451 copie (dati ADS, dicembre 2018) e una readership di 598mila lettori, a cui si aggiungono 2,2 milioni di accessi unici per 10 milioni di pagine viste e una fanbase di oltre 1,1 milioni di contatti.

Il progetto è firmato da Cristina Lucchini, che dopo sei anni lascia la direzione del magazine per assumere il ruolo di direttore eventi e progetti speciali di Vanity Fair nell’ottica di un rafforzamento di quest’area dopo la nomina Simone Marchetti a direttore del settimanale. La guida di Glamour viene affidata a interim al direttore editoriale Luca Dini, a cui si affianca Alessandra Pellegrino che cura lo sviluppo del progetto editoriale insieme alla redazione.

Le novità del mensile riguardano sia la veste grafica sia i contenuti, ispirati ogni mese a un sentimento diverso: si parte con il coraggio, seguiranno la meraviglia, l’equilibrio, la libertà, e ancora orgoglio, gentilezza, semplicità, amore, entusiasmo, secondo un approccio narrativo ispirato al concetto di “emotion telling” che si sviluppa lungo tutta la filiera che compone il brand a partire proprio dal magazine, e che include il sito, i social media e gli eventi legati al territorio.

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Le principali novità

Il racconto dell’emozione del mese si declina nel magazine in una veste grafica più pulita ed elegante, un’iconografia arricchita da illustrazioni e collage (in linea con l’esplosione della Street Art), e in un canovaccio editoriale più semplice, articolato in quattro sezioni: “Fashion”, “People”, “Beauty”, “Entertainment”. Su Glamour arrivano gli Influeditor, una nuova generazione di contributor, social talent professionisti in grado di costruire contenuto e al tempo stesso di influenzare. C’è spazio anche per la “Gourmet Information” con contenuti originali e di qualità.

La moda resta centrale e diventa un mezzo per fare scouting di nuovi talenti della fotografia, dello styling, e di linguaggi social innovativi. Il giornale parla anche di “Belle Scoperte” e di temi come sostenibilità, innovazione e svolta green. Sul sito, la moda diventa il centro del racconto, a fianco del beauty. I social lo affiancano in nuovi format progettuali che permettono di interagire con le community del brand in modo rotondo e contemporaneo. Nel numero di aprile in edicola il coraggio di cui si parla è quello di Maxim Magnus, modella transgender e attivista che racconta la sua storia attraverso i social con l’hashtag-manifesto #TransIsNotATrend. Si parla anche del coraggio delle Instagrammer over 60, quello del make-up artist Lyle Reimer e di Tommaso Paradiso.