Autore: Redazione
08/11/2016

Found! si riposiziona come “story engagement factory” e chiude il 2016 a +20%

La sigla di relazioni pubbliche fondata da Saro Trovato si riorganizza secondo le più innovative esigenze del mercato, reclutando e formando una ventina di giovani. E si aggiudica il pitch per la “Festa della Rete”

Found! si riposiziona come “story engagement factory” e chiude il 2016 a +20%

Per iniziativa del suo fondatore Saro Trovato, e a conclusione di un periodo organizzativo e formativo durato due anni, Found! - consolidata agenzia di RP che aderisce ad Assorel - annuncia come concluso il processo di riposizionamento che la fa diventare la prima “story engagement factory” italiana.

Costruire un ponte tra off e online

«Una “fabbrica dei contenuti e delle idee” al servizio delle aziende e delle agenzie, dove giovani provenienti da esperienze diverse integrano i loro interessi e conoscenze per costruire iniziative, campagne e progetti di comunicazione innovativi – spiega lo stesso Trovato a DailyMedia -. Il motto di Found! è: costruire un ponte tra off e online ma, soprattutto, tra aziende e consumatori attraverso le diverse opportunità che il digitale oggi permette di realizzare».

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Creare una relazione diretta tra tutti i componenti del mercato

Il digital permette e impone infatti la costruzione di contenuti ingaggianti, che abbiano la qualità non solo di saper narrare, ma, soprattutto, creare una relazione diretta tra aziende, marchi, enti, istituzioni, associazioni, professionisti e il loro pubblico di riferimento: giornalisti, stakeholder, influencer, consumatori. «Il nostro approccio - continua Trovato - è lo “story engagement”, un’evoluzione delle classiche attività di comunicazione chiuse in ambiti definiti, nella convinzione che l’attuale panorama media ha rivoluzionato le più classiche categorie. Proprio per questo, abbiamo coinvolto numerosi giovani professionisti di esperienza e formazione diversa, per poter lavorare sulla costruzione di storie ingaggianti e contenuti che possano creare un reale interesse da parte degli utenti. Per raggiungere quest’obiettivo, la nuova factory intende fare leva per le proprie attività strategiche sul crowdsourcing, attraverso il coinvolgimento diretto degli stessi utenti nella costruzione dei contenuti. La logica è avere un pool di giovani, a oggi circa 20, totalmente formati da Found!, che avranno un ruolo attivo nella gestione delle attività di comunicazione e coordinamento di un network di professionisti e start up innovative nel settore digital, in grado di fornire servizi e contenuti utili per la realizzazione di progetti e campagne dal forte impatto virale. Particolare rilevanza sarà data ai contenuti video che, nei prossimi 5 anni, diventeranno l’80% dei contenuti presenti in rete e sui social».

Icon-influencer strategy

Parte importante della nuova realtà che, in tutto, coinvolge una cinquantina di talenti e che si appresta a chiudere l’anno con un giro di affari in crescita di circa il 20% rispetto al 2015, sarà l’”icon-influencer strategy”, ovvero la gestione strategica delle icon e degli influencer a supporto di campagne e progetti di comunicazione. Found!, infatti, attraverso un continuo monitoraggio della rete e dei social, è in grado di individuare questi image-maker con forti community attive da utilizzare a supporto della comunicazione aziendale.

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Importante il mondo accademico

Non, quindi, una semplice attività di digital PR ma, appunto, una più completa di “story engagement” con cui l’agenzia intende dar forza al messaggio di una campagna partendo già dalla costruzione della sua storia di comunicazione, utile per dare massima amplificazione alla comunicazione.  Importante punto di riferimento sarà anche il mondo accademico: gli studenti, coordinati da professori, saranno chiamati a dare il loro contributo creativo. Questo permetterà a Found! di fare una selezione di nuovi giovani da inserire all’interno della factory direttamente in Università, creando al contempo un collegamento tra mondo della formazione e quello del lavoro.

Trend hunting

L’approccio allo “story engagement” nasce sempre da un’attività di trend hunting, (“caccia” ai trend socio-culturali). Si sviluppa, poi, attraverso lo storytelling (tecniche di narrazione) e la creazione di contenuti ad hoc pensati per essere distribuiti attraverso i diversi canali digitali e media. Storie e contenuti devono sempre avere il requisito della notiziabilità (“newsworthiness”) e della viralità, ovvero l’attitudine di creare particolare interesse per il pubblico e generare l’effetto passaparola. Per sviluppare amplificazione e generare la viralità del messaggio, lo “story engagement” fa leva su un’attività di digital & classic PR. Found! prevede infine sempre la misurazione dei risultati raggiunti e si muove su KPI condivisi con i clienti. Intanto, grazie anche a questo approccio, la sigla ha vinto la gara per diventare partner di comunicazione della “Festa della Rete”, organizzata da Macchianera e che si terrà il 3 dicembre a Milano.