Autore: Redazione
06/03/2023

FantaSanremo, oltre il palco del Festival: per i brand un’occasione inedita per comunicare

Da semplice gioco a fenomeno dai futuri risvolti imprevedibili: Mirko Bruni, COO di The Fool, la digital intelligence company che ha dedicato al tema un corposo report, ci racconta quelli già in essere

FantaSanremo, oltre il palco del Festival: per i brand un’occasione inedita per comunicare

Mirko Bruni, COO di The Fool

Più passa il tempo, più trascorrono le stagioni e sempre più non riusciamo a vederci come semplici osservatori. Le famigerate manie di protagonismo si sono tramutate in qualcosa di assolutamente naturale, vissuto come tale. Di fronte a un evento, non ci basta più applaudire, commentare, tra l’altro tra le mura infinite delle dimore social, vogliamo definitivamente entrare nell’ingranaggio, o meglio volgiamo credere che sia possibile. Finito il tempo dei Sanremo da cantare a squarciagola, o semplicemente da tifare, siamo nell’epoca del FantaSanremo, gioco tramutatosi in fenomeno sociale, mutuato dal Fantacalcio. Non lo conoscete? Tranquilli, ve lo spieghiamo noi, o meglio lo fa Mirko Bruni, COO di The Fool la digital intelligence company che ha dedicato un corposo report al gioco (protagonista anche della puntata di DailyOnAir - The Sound Of Adv presente su questo numero)

Qual è la lezione che possiamo apprendere dal successo del FantaSanremo?

«I creatori del FantaSanremo sono riusciti a sfruttare il “superbowl italiano” riuscendo a dimostrare l'importanza di offrire un'esperienza coinvolgente per gli utenti, rendendoli co-protagonisti facendo leva sul senso di appartenenza alla comunità. Pensate che un rituale immutabile come Sanremo è diventato interessante per gli spettatori più giovani: una formula vincente di product placement che è riuscito a trasformarsi in product entertainment: un prodotto che così entra a far parte di un gioco che avvince e coinvolge, puntando alla partecipazione diretta e al divertimento degli spettatori che diventano così parte attiva, pur nel pieno rispetto dell’evento cardine della programmazione televisiva italiana».

The Fool, la vostra digital intelligence company, ha dedicato molta attenzione al Festival di Sanremo e al FantaSanremo, perché?

«Basta guardare i numeri: il Festival è stato seguitissimo sia in tv sia sui social con oltre cinque milioni di mention. Passando al FantaSanremo: 4,2 milioni di squadre create, 17,2 milioni di visitatori al sito, 102 milioni di impression, 4,4 milioni di interazioni con l'account Instagram FantaSanremo. Se pensate che si tratta un gioco nato per caso… Oggi è diventato un vero e proprio fenomeno di costume che ha incrementato la partecipazione del 720% rispetto al 2022».

Ma qual è stata la formula di questo successo?

«Il FantaSanremo ha fatto riscoprire il valore delle community: spettatori sì, ma anche e fantallenatori, seduti in panchina ad aspettare che il proprio capitano dica quella tanto attesa parola sul palco o che faccia il suo ingresso munito di ukulele o di un paio di occhiali da sole. Il teatro Ariston diventa così non solo palco di uno show da guardare, ma uno spazio ludico e relazionale, in cui solo la platea degli iscritti al FantaSanremo comprende alcuni gesti e alcune cose dette dai cantanti. I bonus e malus diventano così un vero e proprio linguaggio in codice, dove la stranezza si rivela motivo per celebrare o maledire i propri beniamini».

Guardando più in dettaglio i numeri, salta agli occhi soprattutto la partecipazione dei più giovani…

«Il FantaSanremo coinvolge anche celebrity, giornalisti tv e gli stessi artisti in gara, a colpi di tweet e di Tik Tok. Tutta colpa della Gen Z? Non solo: Il FantaSanremo fa dialogare soprattutto i Millennials: quasi il 40% della community del Fanta è targato Millennials, con una forte preponderanza femminile che arriva al 68%. La ricetta del successo è semplice: intrattenere per creare legami e ricordi; semplice, ma sicuramente non banale. Col FantaSanremo siamo un po' tornati agli albori della rete: abbiamo riscoperto quanto gli utenti abbiano voglia di interagire. In un’epoca in cui si parla di social media che diventano passivi, con gli utenti sempre più stanchi di interagire. In realtà la lezione che ci portiamo a casa è che se fornisci una buona piattaforma, dove c'è una metacomunicazione vincente, un segnale di codice, delle possibilità di interazioni che li intrattengono veramente, l’audience si sente di nuovo chiamata in causa e la risposta c’è ed è costante. Il valore delle interazioni è la vera vittoria del FantaSanremo, una lezione anche per i brand: le persone ancora hanno voglia e vogliono essere coinvolte».

E i brand in tutto questo?

«Il FantaSanremo è diventato un fenomeno che accompagna e sostiene il Festival e rappresenta un volano per i brand coinvolti per ingaggiare il proprio pubblico, complice anche l’appoggio che sin da subito il presentatore e direttore artistico ha riservato al Fanta, intuendo da subito le immense potenzialità del gioco che, nel rispetto della gara, alleggerisce la liturgia immutabile dell’Ariston, coinvolgendo e facendo divertire gli spettatori più giovani che si sentono parte attiva del Festival. Nel nostro report (disponibile al link https://landing.thefool.it/sanremo2023, ndr), realizzato attraverso l’elaborazione dei dati della piattaforma Brandwatch Consumer Research e l’aggregazione degli insight elaborati con Seozoom, FanpageKarma e Audiense abbiamo dedicato ampio spazio ai vari brand coinvolti, proprio per comprendere al meglio le dinamiche in campo. Siamo sicuri che il prossimo anno il fenomeno raggiungerà numeri ancora più importanti e noi siamo già in attesa del FantaEurovision!»