Autore: Redazione
16/02/2017

Facebook, carrellata di novità in ambito video. E per i publisher si avvicina il revenue share per Live

L’azienda ha lanciato una nuova fotocamera in-app, le Stories su Facebook, un’app per tv e aggiornamenti in ambito audio

Facebook, carrellata di novità in ambito video. E per i publisher  si avvicina il revenue share per Live

Detto, fatto! Nel corso della conference call con gli analisti per commentare i dati finanziari del 2016, il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg aveva promesso importanti novità in campo video, considerato importante almeno quanto il mobile. Ed ecco una serie di aggiornamenti, che danno seguito alle indiscrezioni emerse nel corso delle scorse settimane. Un’inedita app Facebook per tv Innanzitutto, il social ha annunciato una nuova applicazione video pensata esclusivamente per la televisione e in particolare per Apple TV, Amazon Fire e per le smart tv Samsung. In un post a firma Dana Sittler e Alex Li, rispettivamente product manager ed engineering manager del social, è sottolineata la volontà di dare alle persone la possibilità di consultare la piattaforma attraverso schermi di dimensioni più grandi. Il servizio consentirà alle persone di poter fruire filmati degli amici, dei brand e anche dei live. Un nuovo modo di intendere l’audio Un’altra importante novità è legata all’audio. Stando a quanto dichiarato dalla società, infatti, le clip partiranno con l’audio attivato solo quando i telefonini hanno il suono mentre se sono in modalità silenziosa anche i video saranno muti. Gli utenti potranno comunque effettuare l’opt out da questa funzione. Il tema dei filmati muti è stato di grande interesse, sia per editori e inserzionisti, che hanno dovuto escogitare soluzioni ad hoc, sia per concorrenti quali Snapchat e YouTube, i quali hanno spesso puntato il dito accusatorio sulla mancanza di valore di una clip del genere per gli advertiser. La battaglia a Snapchat Per restare in tema Snapchat, Facebook ha presentato nuove feature molto somiglianti ad altre dell’app del fantasmino. La più importante è la funzione Stories, che dopo essere stata introdotta su Instagram ad agosto e aver totalizzato ben 150 milioni di utenti giornalieri sulla piattaforma, è arrivata anche sul social per eccellenza. Come spiega un blog post della società si tratta di un nuovo formato di Facebook che permette di condividere foto e video con gli amici durante la giornata. Le foto e i video pubblicati nella propria storia scompaiono dopo 24 ore e non appaiono sul profilo o sulla bacheca, a meno che non si decida di postarli anche lì. Inoltre Facebook sta perfezionando il formato dei video verticali, esportandolo da Instagram che a sua volta aveva preso spunto da Snapchat. Una mossa obbligata, data la componente dell’audience della piattaforma, sempre più incline alla navigazione da mobile. In questo caso sono stati introdotti un formato più largo e una “watch and scroll”, che permette alle persone di navigare il news feed mentre sta vedendo un filmato che poi si miniaturizza. Ma gli annunci del social non si sono esauriti qui. Facebook ha lanciato Direct, un’opzione ideata per condividere foto e video individualmente, con uno o più amici nello specifico. Dopo 24 ore da quando l’amico avrà visto la foto, il video, o un messaggio, questi spariranno e non potranno più essere rivisti. Infine Facebook ha anche lanciato la sua nuova fotocamera in 8 paesi: Taiwan, Ungheria, Italia, Argentina, Norvegia, Svezia, Spagna e Malesia. All’interno della nuova fotocamera sono presenti le funzioni Stories e quella Direct, mentre sarà possibile personalizzare i propri contenuti tramite speciali filtri. Facebook Live, la società tende una mano agli editori Facebook deve fare i conti con gli editori, alle prese con problemi di monetizzazione sulla piattaforma. E sul fronte del video live, qualcosa si muove. Lo ha detto  Dan Rose, VP of partnerships di Facebook parlando sul palco della Code Media Conference: dopo aver pagato editori e celebrità per utilizzare la funzione Facebook Live, il social è convinto che i tempi per la transizione verso un modello revenue share siano ormai maturi. Non solo, il social media vuole spingere i suoi partner a produrre filmati premium, che siano più lunghi e di maggiore qualità. L’impressione è che i mid-roll possano presto diventare qualcosa in più di semplici esperimenti. <