Autore: Redazione
17/10/2022

Editoriale Domus: nel 2023 al via piano di rilancio del sistema integrato media e professional, ricavi 2022 a -2,3%

L’azienda guidata da Sofia Bordone annuncia una revisione del perimetro e una razionalizzazione del business attraverso la focalizzazione sui brand profittevoli; in vista la vendita di parte dei terreni per finanziare una nuova sede

Editoriale Domus: nel 2023 al via piano di rilancio del sistema integrato media e professional, ricavi 2022 a -2,3%

Sofia Bordone, AD di Editoriale Domus

Riorganizzazione e revisione del perimetro dei brand cartacei, con l’obiettivo di valorizzare gli asset strategici tra brand consolidati e le sinergie con l’area professional: così Editoriale Domus affronta il mancato pareggio del 2022, che viene dopo il difficile biennio 2020-2021 e le congiunture generate dalla pandemia. Al calo fisiologico delle diffusioni e della pubblicità si aggiungono l’onda lunga del covid e gli effetti della guerra: «Dopo le chiusure in perdita dei due anni precedenti avevamo preventivato un budget in miglioramento, vicino al pareggio. Ma il preclosing è inferiore alle previsioni a causa degli aumenti ormai fuori controllo che affliggono tutte le aree produttive. L’incremento del costo della carta ha pesato sui nostri conti per un +70%; e a questo si aggiunge l’aumento del 160% dei costi energetici». L’Amministratore Delegato Sofia Bordone ha spiegato le strategie dell’azienda che da gennaio avvierà la ristrutturazione del Gruppo, a cominciare dal taglio delle testate con marginalità negativa, con la cessazione delle riviste TuttoTrasporti (mensile), Youngtimer (bimestrale), Meridiani Cammini (bimestrale) e Auto Italiana (trimestrale). Revisione necessaria per poter passare alla seconda parte della strategia di ripresa, ovvero il rafforzamento sia sul fronte media dei marchi consolidati che rappresentano i pilastri dell’offerta, sia su quello dell’area professional che vale circa 20 milioni di euro. Secondo il preconsuntivo, il 2022 dovrebbe chiudersi con una flessione del 2,6%, e del 6,5% nella raccolta pubblicitaria, mentre il professional (gestione banche dati automotive) cresce dell’8,4%. Per il 2023 non è ancora previsto un ritorno al pareggio.

Piano di rilancio

Sofia Bordone conferma la volontà della famiglia Mazzocchi, di cui rappresenta la terza generazione dopo il nonno Gianni Mazzocchi, fondatore, e la madre Maria Giovanna Mazzocchi, attuale Presidente, di rimanere saldamente al timone dell’azienda e di non procedere a ulteriori revisioni del perimetro. «Ci focalizziamo su brand che hanno il potenziale per generare crescita, in un sistema sempre più integrato tra carta, digitale, e i servizi dell’area professional in modo da generare progetti di comunicazione strutturati». Per quanto riguarda gli asset su cui si concentra l’area media, Dueruote diventa solo digitale, con una offerta rafforzata sul fronte dell’integrazione con l’area professionale. La governance di Quattroruote invece si espande e si rafforza andando a coprire anche l’area heritage: Quattroruote e Ruoteclassiche condivideranno la direzione, affidata a Gian Luca Pellegrini, creando un sistema dedicato alla “carculture” a 360°, anch’esso rafforzato dall’area professional.

Il sistema integrato

Nel piano di rilancio sono inclusi Meridiani, Meridiani Montagne, Domus e Cucchiaio d’Argento. Lo sviluppo del catalogo di quest’ultimo brand, così come la ridistribuzione di Meridiani e di Meridiani Montagne nelle librerie rappresentano una ulteriore area di crescita per l’offerta. La crescita di Editoriale Domus parte quindi da una nuova valorizzazione dei contenuti alla quale si affianca la messa a punto di servizi e touchpoint inediti, pensati per accrescere l’audience attuale e stimolarne di nuove. La volontà è anche quella di valorizzare anche il già profondo legame che unisce il Gruppo ai vari mercati di riferimento rendendo ogni brand un vero e proprio “business partner”, come conferma l’A.D.: «Siamo e continueremo ad essere una media company esclusiva. Il nostro obiettivo è quello di generare e garantire ancora più valore nei mercati in cui operiamo: abbiamo dalla nostra la capacità di registrare e analizzare big data, sviluppare indagini e prevedere scenari di mercato, realizzare progetti di comunicazione ma anche mettere a punto servizi, eventi, occasioni di networking e di formazione professionale».

Nuova sede

Il terzo step del progetto è il trasferimento in una nuova sede più funzionale rispetto alle nuove esigenze dell’aziende legate all’adozione dello smartworking due giornate alla settimana, e alle dimensioni dell’organico che a settembre erano 279 e che dopo la ristrutturazione probabilmente si ridurranno di qualche decina. L’azienda ha in animo di vendere parte dei terreni di sua proprietà per poter finanziare la realizzazione di una nuova struttura. «Nuovi perimetri d’azione, nuove professionalità, nuove prospettive e anche una sede ripensata per soddisfare le esigenze più attuali e i nuovi valori condivisi – conclude Sofia Bordone -. Questo è il futuro di Editoriale Domus, che non potrà mai prescindere dalla sua storia, una storia di autorevolezza, di eccellenza e di competenza senza uguali».