Gli editori tedeschi mettono a fattor comune i dati
L’obiettivo del’iniziativa varata da numerosi publisher è di contrastare l’egemonia di colossi come Google e Facebook
Otto delle 10 case editrici più grandi in Germania - tra cui Axel Springer, Gruner + Jahr, the Bertelsmann Group e Der Spiegel - stanno unendo i dati da quasi 1.000 siti web nella speranza di competere contro Google e Facebook. Lo riporta Digiday aggiungendo che i dati saranno raggruppati su Emetriq, la piattaforma di Deutsch Telekom, che analizza e setaccia i dati per creare e popolare segmenti di pubblico. Una volta creati questi segmenti, i dati saranno condivisi con gli editori per permettere loro di utilizzarli sulle proprie DMP. Così avranno una maggiore capacità di indirizzare gli annunci verso i segmenti di pubblico scelti. Gli editori possono ottenere l’accesso a questi dati per una tariffa flat che va dai 5.000 ai 17.000 dollari, a seconda del numero di page impression che un editore ha, o del numero di ad impression per cui i dati vengono utilizzati.
I vantaggi
Mettendo in comune i loro dati, gli editori stanno creando un’alternativa di dati che consentirà di ridurre la dipendenza di editori e inserzionisti per i dati utente dai pesi massimi dei media digitali come Google e Facebook. Gli editori saranno quindi in grado di attingere a Emetriq e a funzionalità di targeting avanzate per elevare le tariffe pubblicitarie e attirare più business da parte degli inserzionisti. Infine, affermandosi come asse centrale di questa alleanza di dati, Deutsche Telekom sta migliorando sia la propria, sia quella dei suoi partner, capacità di pianificazione, in particolare in programmatic.