Autore: Redazione
25/01/2016

Divisioni in casa Yahoo per il futuro del proprio core business

Se da un lato la company vuole creare uno spin off dell’asset internet, dall’altro invece si fanno sentire gli azionisti che spingono per la vendita. Tutto quanto verrà deciso nella conference fissata per il 2 di febbraio

Divisioni in casa Yahoo per il futuro del proprio core business

Il clima in casa Yahoo, dopo le vicissitudini che hanno interessato la società negli ultimi 18 mesi, continua a essere abbastanza incerto. Queste settimane sono decisive per il colosso californiano che, a breve, potrebbe spiegare le proprie strategie di business, ma solo dopo aver annunciato le sue performance del quarter terminato il 31 dicembre. La conference call, infatti, è prevista per martedì 2 febbraio e servirà a tastare gli umori degli investitori. Se da un lato la company, guidata dal ceo Marissa Mayer, ha recentemente fatto sapere di voler creare uno spin off del suo core business, ossia tutte le attività legate al ramo internet (ricerca, mail, pubblicità), dall’altro lato invece continuano le pressioni degli azionisti per la vendita di questi asset, con il timore di un calo del valore di Yahoo, visti anche i contemporanei buoni risultati di importanti competitor, Google e Facebook su tutti e la volatilità dei mercati finanziari. Secondo quanto riporta Business Insider, Yahoo ha rispedito al mittente diverse offerte per rilevare proprio il suo core business. L’ultima volta che la società aveva rifiutato di vendere il suo asset portante risale al dicembre scorso, prima della riunione del consiglio in cui è stato deciso di non separare il ramo coinvolto nella partecipazione di Alibaba. Nonostante il malcontento di qualche azionista e le critiche di qualche investitore, che hanno coinvolto anche lo stesso management per la gestione della company, dagli uffici di Sunnyvale in California risuonano ancora forti le parole di qualche settimana fa del chairman Maynard Webb: Yahoo non sta cercando di vendere il proprio core business, ma al contempo la società è aperta ad ascoltare le proposte di eventuali acquirenti, nel momento in cui queste vengano messe nero su bianco.