Autore: Redazione
08/09/2016

Digital People, sessanta video interviste di qualità per raccontare le azioni delle aziende italiane nell’ambito digitale

L’ideatore dell’osservatorio sui brand digital e sul loro ruolo nella rete e sui social network, Fabio Guzzano, traccia un bilancio dopo più di un anno di collaborazione con DailyNet

Digital People, sessanta video interviste di qualità per raccontare le azioni delle aziende italiane nell’ambito digitale

Dopo un’interessante collaborazione con DailyNet che si protrae ormai da più di un anno, Fabio Guzzano, ideatore di Digital People e direttore creativo di Upgrade Multimediale, traccia un bilancio dell’osservatorio sui brand digital e sul ruolo che essi hanno nella rete e sui social network. Guzzano cura la regia di tutte le interviste di Digital People e ha come obiettivo quello di raggiungere e poi superare un livello di qualità elevato in termini di contenuti e aspetto di ogni video intervista.  

Fare emergere le attività digitali dei brand

«Digital People - spiega - nasce a fine 2013 con l’obiettivo ambizioso di raccontare con delle videointerviste cosa stanno facendo le aziende in Italia in ambito digital. Nessuno fino a quel momento lo ha mai fatto in modo sistematico. Desideriamo che emergano le attività digitali dei brand e che sia molto chiara la loro strategia di comunicazione verso le persone digitali. Un tema caldo di cui pochi parlano. Non si va mai a fondo su chi è una “persona digitale”. Per noi è sia chi vende sia chi compra, sia il titolare del brand sia il consumatore: entrambe sono a pieno titolo “persone digitali”. Oggi grazie alla penetrazione che il web ha raggiunto nella vita di ciascuno di noi, è possibile non venire mai in contatto con un brand ma amarlo ugualmente. È possibile che anche chi non può permettersi di acquistare un marchio costoso, lo segua comunque online, mettendo like, condividendo.
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Percezione dell'azienda come una serie di persone digitali

Per il brand questa è una “persona digitale”, ben conosciuta nelle sue abitudini. Con tutto quello che ne può conseguire in termini di strategia di comunicazione, per esempio attraverso il programmatic. Dall’altro lato, il consumatore percepisce l’azienda come una serie di persone digitali che lavorano affinché il marchio sia un “love brand”. Ecco che si crea una relazione elettronica o, appunto, digitale. In questa relazione online quello che viene raccontato in realtà emerge da post, like, condivisioni; si costruisce così un vero e proprio mosaico digitale della propria personalità. L’azienda, per esempio su Instagram, stimola e parla con le persone attraverso tessere fotografiche».  

Descrivere il digitale con l'analogico

Guzzano ha deciso quindi di raccontare questa relazione digitale tornando all’analogico, con interviste di 10 domande suddivise in tre parti uguali. La prima incentrata sul brand e sulla sua storia, la seconda sulle attività aziendali di digital marketing, la terza sul rapporto con i social e abitudini di consumo online dell’intervistato. In sintesi si parla di cosa fa il brand, di come sono percepite le persone dietro ad esso e delle strategie avviate per aumentare l’interazione. «Non abbiamo velleità giornalistiche, la notizia può esserci oppure no. A volte accade che i brand che intervistiamo ci raccontino del quotidiano, altre del nuovo progetto.
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Fabio Guzzano

Offrire un panorama a 360°

Un esempio fra tanti è quello di L’Oréal, grande multinazionale i cui marchi all’interno del gruppo hanno avviato vasti programmi digital sia per la donna sia per l’uomo, con un’attività ecommerce molto spinta anche nel nostro Paese dove esistono strategie sottili e dinamiche locali molto precise. Più in generale, in questi due anni di attività abbiamo intervistato tanti brand cercando di muoverci in molte direzioni per offrire una panoramica a 360°. Ragionando su qual’è il fattore emergente nel mondo digital, non siamo rimasti ancorati a un settore o a una tipologia di figura professionale ma abbiamo spaziato da realtà come Coca-Cola fino a Moschino o Radio Deejay. Faccio un altro esempio, abbiamo intervistato Saturnino Celani che da musicista è diventato da qualche anno anche amministratore delegato di un suo brand di occhiali: ha assunto una prospettiva diversa rispetto al passato, da se stesso a un prodotto, ha osservato le dinamiche della comunicazione digitale e si è trasformato in una persona digitale. Con Andrea Illy invece abbiamo imparato come si fa a cogliere opportunità nel mondo digital: in occasione di Expo una macchina del caffè espresso si è trasformata in un’app per selezionare la propria miscela e realizzare un caffè personalizzato».  

Registrate ben 60 interviste

  Ogni intervista di Digital People è curata nel dettaglio per garantire un’alta qualità grazie a un uso sapiente di audio, video e luci e una strumentazione professionale. A oggi sono state registrate più di 60 interviste, di cui DailyNet è stato lieto di ospitare ampia parte per condividerla con i propri lettori. Nel prossimo futuro ci attende una riprogettazione del sito di Digital People con l’obiettivo di un aumento del traffico delle visualizzazioni anche grazie all’individuazione di nuovi target e alla scelta di proporre estratti da tre minuti delle interviste, maggiormente fruibili per chi ha poco tempo.