E’ stata Digital Angels a vincere il bando da 27,6 milioni di euro in 4 anni per pianificazione e acquisto di spazi pubblicitari delle campagne di Regione Lombardia
L’agenzia guidata da Piermario Tedeschi ha superato, nell’ordine, OMD con AB Comunicazioni e GroupM che, nel frattempo ha cambiato nome in WPP Media

Si è conclusa con la vittoria di Digital Angels la gara indetta dalla Regione Lombardia per l’affidamento del servizio di pianificazione e acquisto di spazi pubblicitari in favore degli Enti e delle Amministrazioni con sede nel territorio di Regione stessa, del valore stimato al netto dell’IVA di 27.600.000 di euro in 4 anni. L’agenzia guidata da Piermario Tedeschi ha ottenuto 75,65 punti, frutto della somma tra i 70 punti ottenuti sul versante tecnico e i 5,65 su quello economico a fronte di una fee media ponderata offerta dell’1,625% a fronte di una fee a base d’asta del 2%. Secondo si è classificato l’rti di OMD (che ha gestito nell’ultimo periodo l’incarico) con AB Comunicazioni, che ha ottenuto 68,86 punti di cui 38,86 per la parte tecnica e 30 per quella economica con un’offerta dello 0,010%, la stessa di GroupM – ora WPP Media – che, però, ha preso solo 5,68 punti tecnici. Gli altri partecipanti, di cui non sono stati resi pubblici i punteggi, sono stati Mediaplus, Jakala, l’rti di MXC & Partners (MediaXChange), GroupM e MINT gli operatori. Digital Angels fa notare che questa vittoria è uno dei primi riscontri del lancio, recentemente effettuato, di “Angels for Gov”, la nuova task force dell’agenzia per la P.A. Il bando vinto da quest’ultima è stato il secondo proposto dalla Regione Lombardia. Il primo infatti non era stato aggiudicato “per assenza di offerte tecniche idonee”, avendo la Regione rilevato per ogni precedente partecipante l’assenza di alcuni dei requisiti minimi essenziali previsti a pena di esclusione dal capitolato tecnico. Gli operatori coinvolti nel nuovo pitch sono stati tutti gli stessi del primo, salvo GroupM – WPP Media che è subentrato a Mindshare e la new entry MINT. La base d’asta era sempre pari a 18 milioni di euro, al netto dell’Iva, ma la procedura prevedeva gli esercizi dell’opzione di proroga fino ad ulteriori 12 mesi, per un importo complessivo massimo pari a 6.000.000 al netto di IVA e di incremento del quinto per un valore massimo, IVA esclusa, di altri 3.600.000. L’appalto è costituito da un unico lotto in quanto trattasi di un servizio omnicomprensivo, le cui attività non sono frazionabili.