Citynews progetta in house il suo primo Paywall che protegge il contenuto tramite DRM proprietario
Al via la prima offerta in subscription a livello locale, su MilanoToday e RomaToday. Il pacchetto abbonamento riguarda esclusivamente l’accesso ai contenuti pubblicati all’interno di Dossier, la nuova sezione di giornalismo investigativo locale, e permette all’utente anche una navigazione senza pubblicità
Krzysztof Wasielewski, CTO e co-founder di Citynews
Il chiacchierato e più volte annunciato Paywall di Citynews è una realtà. L’offerta in subscription riguarda al momento MilanoToday e RomaToday. Il pacchetto abbonamento è incentrato sull’accesso ai contenuti pubblicati all’interno di Dossier, la nuova sezione di giornalismo investigativo locale, e permette all’utente anche una navigazione senza pubblicità. L’offerta è accessibile da sito e da App (iOS e Android) ed è valida per la singola testata. Il costo promozionale per un anno intero è di 48 euro e di 4,99 euro se la sottoscrizione è mensile. Citynews ha sviluppato internamente il tutto grazie al lavoro di un team dedicato, supervisionato, per la parte tecnologica, da Krzysztof Wasielewski, CTO e co-founder di Citynews. La rilevante novità tecnologica è costituita dal fatto che il Paywall Citynews è stato progettato prestando una particolare attenzione al DRM (Digital Right Management) dei contenuti premium. “A seguito di una fase di studio ed analisi dei principali competitor, nazionali e internazionali - afferma Wasielewski - è diventata nostra prerogativa irrobustire la struttura comune del Paywall, rendendolo di fatto inaggirabile dal “trucco della modalità di lettura” e dalle numerose estensioni gratuite disponibili per tutti i browser d’uso comune che sbloccano i contenuti riservati, semplicemente rimuovendo l’elemento grafico che di norma va in sovrapposizione al testo in chiaro”. “Per conseguire quest’obiettivo abbiamo implementato un sistema di abbonamenti utilizzando una crittografia autenticata, in modo che il contenuto trasmesso ai diversi client sia il medesimo e quindi soggetto a cache, CDN o server proxy intermed i - conclude Wasielewski -. In un’ottica di scalabilità, ciò comporta un incremento di performance e un enorme abbattimento del carico server, che viene percepito dall’utente finale come un bassissimo tempo di risposta e quindi maggior reattività. I client web, iOS ed Android, in seguito all’accertamento asincrono lato server dello stato della sottoscrizione riceveranno una chiave indispensabile per decodificare il contenuto premium”.