Autore: Davide Sechi
04/12/2025

CasaTalent e la nuova regia del marketing contemporaneo

Il progetto di MAP Comunication festeggia i primi cinque anni ed evolve dall’influencer marketing a un ecosistema di servizi integrati che unisce innovazione, multicanalità e nuove esperienze sensoriali per i brand. Ne parliamo con Mario Carlocchia, presidente di MAP e ideatore di CasaTalent

CasaTalent e la nuova regia del marketing contemporaneo

il team di CasaTalent, al centro Mario Carlocchia

Nel panorama di un marketing in continua evoluzione, dove social media e influencer ridefiniscono linguaggi e strategie, si muove CasaTalent. Nato da Map Communication, il progetto presidia un settore in forte crescita grazie a format innovativi e strumenti d’avanguardia. A dispetto del nome, non è solo un contenitore per le attività connesse all’influencer marketing con i più quotati talent e creator, rappresenta piuttosto la possibilità per i brand di avvalersi di una serie di servizi integrati in una multicanalità strategica più efficace. Oggi, con l’inclusione di servizi come retail marketing, eventi e marketing olfattivo, la struttura amplia la sua missione: offrire ai brand una comunicazione realmente multicanale. Un ruolo che trasforma i media in estensioni del messaggio, e non viceversa. Ne parliamo con Mario Carlocchia, presidente MAP e ideatore di Casatalent (ospite di DailyOnAir - The Sound Of Adv)

Cinque anni fa nasceva Casa Talent, su iniziativa di MAP Communication. Come si può raccontare la sua nascita? Quale esigenza del mercato ha spinto alla creazione del progetto?

«La storia è semplice. MAP ha 47 anni di attività nella comunicazione italiana e internazionale, con una visione aperta ai mercati globali. Abbiamo sempre lavorato con testimonial e personaggi televisivi, che oggi rientrano nell’influencer marketing. L’esperienza maturata in Cina e il lavoro con giovani studenti, da cui è nata anche una scuola in Italia, mi hanno aiutato a comprenderne la cultura e a cogliere in anticipo fenomeni come Douyin, che da loro rappresentava ciò che sarebbe diventato TikTok nel resto del mondo. Una prospettiva che ha acceso una scintilla legata all’innovazione. Da qui il nome CasaTalent, espressione immediata di un mondo in forte crescita, da osservare guardando sia verso l’Oriente sia verso l’Occidente, inclusi i mercati americani. Così è nato il progetto».

C’è stato un momento decisivo in questi cinque anni?

«Sì. Durante il Covid abbiamo compreso che occorreva interpretare la nuova realtà e guardare oltre l’emergenza, anticipando la ripresa. Per noi è stato indispensabile creare un’ulteriore divisione che mantenesse l’innovazione come elemento centrale. MAP opera in modo sia orizzontale sia verticale: oltre a CasaTalent abbiamo sviluppato infrastrutture di comunicazione, marketing olfattivo e altre iniziative. CasaTalent rientra in questo modello evolutivo».

Qual è il vostro approccio strategico? Quali servizi offrite? Cosa intendete per marketing olfattivo? Quali altri ambiti trattate, come retail marketing o eventi?

«Il nostro approccio è olistico e consulenziale. Analizziamo i problemi e proponiamo soluzioni professionali orientate all’innovazione. La nostra strategia segue una doppia logica: valorizzare la corporate e il prodotto, con un’unica modalità di interpretazione. Spesso ci si dimentica dell’imprenditore e dell’importanza della sua visione, elemento per noi fondamentale. Siamo molto attenti ai giovani. L’esperienza accademica, sono docente in Scienze della Comunicazione, permette di interpretare trend ed evoluzioni. CasaTalent integra servizi MAP nel cross media, media relation, digital, influencer marketing e UGC. Non proponiamo semplici offerte al mercato: costruiamo strategie che uniscono aziende e talent, mettendo al centro sensibilità e passione. Il marketing olfattivo nasce da una tesi che seguivo anni fa: in Giappone venivano profumate le tastiere per influenzare l’acquisto. Un’intuizione che mi ha portato a vedere il senso olfattivo come un possibile fattore distintivo capace di richiamare ricordi e creare esperienze multisensoriali utili alle aziende».

L’influencer marketing è un settore molto dinamico. Quali sono i trend? 

«È un settore giovane e ancora fragile: servono regole e caratteristiche definite. Se non evolviamo e non interpretiamo ciò che accade, rischiamo di perdere opportunità. CasaTalent, insieme ad altri operatori, può contribuire a rendere questo mercato serio e utile alle aziende. Ho sempre sostenuto che l’influencer marketing sia il quarto media in Italia. Le prospettive sono ampie perché il settore è oggi trasversale. Se un tempo era legato quasi solo alla moda, ambito in cui abbiamo una grande storia, oggi non ha confini. La nostra visione internazionale ci aiuta a comprenderne l’evoluzione».

Avete in serbo qualche novità, magari sotto l’albero di Natale…

«Sì. Nasce Tichi, la nostra influencer virtuale. “Tichi tichi” è un nome fresco, molto vicino al pubblico femminile. Credo che siamo tra i primi a dare una visualizzazione concreta a un’estensione digitale collegata a CasaTalent. È già presente sui social come “IoSonoTichi”, dove ci sono due contenuti teaser che precedono la sua presentazione ufficiale. Il progetto ha una declinazione importante: nel 2026 sono previste varie iniziative legate anche a eventi e incontri nazionali. Vogliamo svolgere un ruolo educativo e sociale, incontrando i giovani insieme a Tichi e a influencer reali per aiutarli a comprendere questo mondo. La sensibilità verso le nuove generazioni è fondamentale».