Cannes Lions: un oro con Le Pub per Heineken “Pub Museums”, 4 argenti e 3 bronzi; Stefania Siani: «Aziende e agenzie condividano scelte più coraggiose e visionarie»
Buona la prima giornata del Festival per l’Italia, che prende anche altre 14 shortlist; la Presidente dell’ADCI commenta il calo del 10% delle iscrizioni tricolori
Stefania Siani
Incomincia bene l’avventura italiana ai Cannes Lions 2024 che, ieri, ha vinto un oro, 4 argenti e 3 bronzi, e portato altri 14 lavori in shortlist. L’oro è andato negli Outdoor a LePub Milan e Dublin per Heineken “Pub Museums”, che vinto anche un argento e un bronzo. Sempre in questa categoria, argento anche per BBDO Roma per “Make Italy green – The Floating Boat” di E.ON. Il Grand Prix è andato a Colenso BBDO Aukland per Pedigree, quello per la Campagna a Lola MullenLowe Madrid per Magnum. La citata campagna per Heineken vince un argento anche in Audio & Radio Lions, mentre un bronzo arriva a LePub Singapore e Milano sempre per Heineken ma per il soggetto “Laundromats”. In questa categoria, il Grand Prix è andato a Golin London per Specsavers. Un argento è andato a Small New York e Indiana Production per “Assume that I can” di Coordown in Health & Wellness, dove il Grand Prix è andato a FCB Chicago per Dramamine. Un altro bronzo infine è andato a VML Italy per “Not a lonely journey” di Biogen in Pharma. Niente da fare in Print, dove il Grand Prix è andato a Ogilvy New York per Coca-Cola “Recycle Me”.
Le shortlist
Le 14 nuove shortlist sono tutte di LePub Milan per Heineken: 2 per “Pub Museums” (con LePub Dublin) e una per “Backing the Bars” in Creative BtoB; 11 in Brand Experience & Activation (3 per “150 Years of Whateverken”, 3 per “Bar Experience”, una per “The Boring Phone” e 4 per “Pub Museums” con di LePub Dublin. Nessuna entry in Innovation e in Glass.
Il commento
Una buona partenza, quindi, anche se i lavori tricolori sono calati del 10% a 440 dai 488 del 2023 (nel 2022 erano stati 449). Abbiamo chiesto in merito un primo commento a Stefania Siani, Presidente dell’ADCI: «Come lo stesso Simon Cook, CEO dei Lions, ha evidenziato, è un momento di grandi cambiamenti dove la crescita significativa delle iscrizioni a Cannes nella Creative Effectiveness -e dunque nello stabilire una relazione tra creatività e creazione di valore e di efficacia- è l’indicatore più importante. È fondamentale che anche in Italia l’intera industria contribuisca a riaffermare la centralità della creatività come acceleratore di business così da continuare a investire con sempre più ambizione nel Festival di Cannes. Il leggero calo delle nostre iscrizioni è ascrivibile a diversi fattori: la qualità e il taglio più italiano che internazionale dei progetti anche rispetto allo “use of humour” per citare una nuova categoria dei Lions, la volontà di essere molto clinici nelle iscrizioni anche per rendere sostenibili gli investimenti, e la difficoltà ad assumersi rischi e fare scelte più coraggiose e visionarie condivisa tra agenzie di creatività e media e clienti. Presto per trarre un bilancio sulla performance complessiva dell’Italia, già però a 55 shortlist, e che ha cominciato a raccogliere i suoi Leoni con Le Pub, The Small, BBDO e VML».